Le casette prigioniere

Gaspare De Blasi

Io la penso così

Le casette prigioniere

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lunedì 09 Giugno 2014 - 16:25

Lo scorso 13 maggio avevamo scritto circa le  “casette bianche” di Porta Nuova. Quelle casette che non sono state certo a “posto fisso”. Da via Roma a Villa Cavallotti e infine a Porta Nuova. Ora sono tornate all’interno della storica “Villa”. Ci citiamo, avendo scritto che la loro collocazione di fronte al giardino artificiale era inutile e non portava alcun vantaggio di tipo commerciale. Abbiamo verificato di persona e gli avventori davanti alle casette, che perlopiù vendevano bigiotteria, erano davvero pochi. La situazione però peggiorava ancora di più durante i fine settimana. Viale Isonzo dal pomeriggio di venerdì a tutta la domenica veniva interdetto al traffico veicolare, generando di conseguenza sul lungomare un traffico caotico. Tutto ciò ora sembra essere superato. Le casette non sono più a Porta Nuova. I cartelli che indicavano il traffico vietato sono scomparsi. Meglio così, si vede che l’Amministrazione ha accolto le nostre proposte che poi erano quelle dei cittadini. Che succederà adesso? Ci eravamo permessi di suggerire al primo cittadino e all’assessore Patrizia Montalto di collocarli in via Roma, visto anche, sia detto senza ironia, il successo che hanno ottenuto durante le scorse festività natalizie. Ci era sembrato di capire che questa era l’intenzione originaria: chiudere al traffico veicolare la via Roma e farne una zona pedonale con tanto di cassette al centro. C’era stata però una presa di posizione contraria dei commercianti della trafficata arteria. Il compito di chi amministra è quello di parlare con gli operatori, di fare delle proposte, ascoltare le eventuali repliche, fare sintesi e infine decidere. Ritornare sui propri passi, come nel caso delle cassette collocate a Porta Nuova, è sinonimo di avere capito gli errori, ma se si possono evitare prima, è meglio. Ora aspettiamo di sapere che cosa succederà con le casette, intanto sabato scorso erano dentro la Villa Cavallotti che alle 22 era rigorosamente chiusa, sembravano delle prigioniere bianche…

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