Stamina: si attende una nuova sentenza

Chiara Putaggio

Stamina: si attende una nuova sentenza

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giovedì 15 Maggio 2014 - 17:48

Si è tenuta davanti al Tribunale civile di Marsala, in composizione collegiale, la discussione finale che precede la pronuncia in merito alla richiesta dei genitori di un bimbo marsalese affetto da una malattia degenerativa di curarsi con il metodo stamina. Alcune settimane fa il giudice Genna si era pronunciato positivamente ordinando che il piccolo Gioele riprendesse le cure con il metodo stamina entro il 5 maggio. La decisione era seguita al ricorso presentato dall’avvocato Giovanna Di Girolamo, legale dei genitori del bimbo. Gioele ha due anni e quattro mesi ed è affetto da SMA, atrofia muscolare spinale, una malattia degenerativa. Una patologia progressiva che piano piano inflaccidisce tutti i muscoli fino a portare alla morte il paziente. Eppure il bambino, alcuni mesi fa, ha avuto dei miglioramenti sensibili, che, secondo i genitori, sono stati registrati attraverso l’uso della terapia che utilizza le cellule staminali. Dopo cinque infusioni è passato dall’immobilità assoluta (all’età di 15 mesi) a strofinare le gambe e muovere un alluce. Ma appena è stata interrotta non solo i miglioramenti si sono arrestati, ma la patologia è peggiorata. Ecco perché i genitori, attraverso l’avvocato Giovanna Di Girolamo, hanno presentato ricorso davanti al Tribunale civile di Marsala affinché venisse concessa la possibilità di curare il proprio bambino. Prima di pronunciarsi il giudice ha ascoltato (convocato come informatore) l’esperto, Marino Andolina che ha chiarito le caratteristiche del metodo. Ma nei confronti della decisione del giudice marsalese l’azienda ospedaliera degli “Spedali civili” di Brescia ha presentato un reclamo. Per questo sono state sospese le cure e si è tenuta una nuova udienza davanti al collegio del Tribunale civile e la famiglia del piccolo
Gioele, di 2 anni e 5 mesi, si è costituita. Nell’interesse degli Spedali civili (assistiti dall’avvocato Mangia) ha discusso il legale domiciliatario Angelo Fici. Per i familiari del bimbo hanno discusso l’avvocato Di Girolamo e l’avvocato Messina che hanno riproposto la memoria già presentata. Il collegio si è riservato e nei prossimi giorni è attesa la pronuncia.

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