L’AIAC Associazione Italiana di Architettura e Critica presenta da oggi al 23 giugno, l’8° edizione di Architects Meet in Selinunte, dal titolo “Play With Identities – tutto è storia, tutto è contemporaneo”. Si inizia con una serie di incontri su diversi temi quali Palermo Città della Cultura 2018, Paesaggi e Architettura “No Gender” con la partecipazione, tra gli altri, degli architetti catalani Rafael Alanda, Carme Pigem e Ramon Vilalta, vincitori di Pritzker 2017, il “Nobel” dell’Architettura mondiale. I professionisti parteciperanno al Meeting Internazionale di Selinunte organizzato ogni anno dallo studio La Monaca e dall’Associazione Italiana Architettura e Critica.
Sabato poi, al Baglio Florio del Parco di Selinunte, spazio per il Premio Internazionale Selinunte assegnato a progettisti di chiara fama che verrà presentano dagli architetti Cottone e indelicato con l’introduzione di William Curtis. La stessa sera, alle ore 21, l’architetto marsalese Antonio Mauro, ormai veterano del Meeting, realizzerà un’istallazione mapping dal titolo “Paesaggi archeologici che evocano il tempo remoto e quelli attuali della città contemporanea”. Inoltre Mauro, assieme al suo team di architetti formato da Omar Hadi, Alessandro Di Piazza e Simona Barbaro, presenterà il progetto Music Box dopo la vittoria al concorso “Music Factory di Lanzarote”, isola delle Canarie, che ha l’obiettivo di riqualificare gli acquedotti del paese.
“Dal punto di vista compositivo – ci dice l’architetto Mauro-, Music Box ha una forma quadrata dove l’istinto progettuale ci ha portato a realizzare 5 spazi, uno nella parte centrale per la sala regia e 4 per le sale di registrazione. Le due cabine e i tubi che ricoprivano la facciata dell’edificio sono stati eliminati per riportare alla luce e dare forza al prospetto principale e al rivestimento in pietra. I sistemi di registrazione inoltre, devono avere pareti inclinate per consentire una migliore diffusione del suono. Oltre alla parte centrale, c’è quella laterale che contiene, al piano terra, uffici, deposito e bagni e, al piano superiore, la sala della danza con relativi bagni e spogliatoi. La parte principale del progetto è il “liuto” che è stato posto nell’area centrale del serbatoio, lo spazio dedicato alla musica e contenente le sale prova”. Lo spazio destinato alle esibizioni e agli spettacoli è stato pensato sopra il liuto musicale, raggiungibile da una scalinata. Una scala porta sul tetto, dove insiste uno spazio Agorà”. Il progetto rientra all’interno di una mostra itinerante che prenderà avvio dalla Sala dell’Architettura di Roma e girerà l’Italia.
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