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ASP Trapani, assunti 43 nuovi infermieri per ospedali e Case di Comunità

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venerdì 09 maggio 2025 - 10:40

43 nuovi infermieri per ospedali e Case di Comunità

Marsala – L’ASP Trapani rafforza l’organico sanitario: assunti 43 infermieri dopo selezione con 1.170 candidati

Marsala – Un importante potenziamento per la sanità trapanese: l’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani ha annunciato l’assunzione di 43 nuovi infermieri attraverso una procedura di mobilità volontaria. La selezione, rivolta a dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale con contratto a tempo indeterminato, aveva l’obiettivo di coprire inizialmente 100 posti nel profilo di Collaboratore Professionale Sanitario – Infermiere, inquadrato nell’Area dei funzionari e dei professionisti della salute.

La mobilità volontaria ha raccolto 1.170 candidature

L’avviso pubblico ha registrato una straordinaria partecipazione: sono arrivate 1.170 domande da tutta Italia. Dopo la valutazione della Commissione Esaminatrice è stata stilata una graduatoria di merito con 370 idonei. Tuttavia, a seguito della stabilizzazione di alcuni operatori già in servizio “in comando” presso l’ASP, i posti effettivamente disponibili sono scesi a 43.

Tutti i nuovi assunti provengono da altre aziende del Sistema Sanitario Regionale siciliano, come previsto dalla normativa vigente che dà priorità alla mobilità regionale.

Infermieri assegnati a ospedali e nuove Case di Comunità

I 43 nuovi infermieri prenderanno servizio nei prossimi giorni. Andranno a rafforzare il personale degli ospedali della provincia di Trapani, da Marsala a Trapani, da Mazara a Castelvetrano, fino alle nuove Case di Comunità, che rappresentano un tassello fondamentale nella riorganizzazione dell’assistenza sanitaria territoriale.

“Si tratta di una procedura importante che si conclude positivamente – ha dichiarato Danilo Palazzolo, sostituto del Direttore generale dell’ASP Trapani – perché questi professionisti sono fondamentali per l’avvio dei servizi previsti dal nuovo assetto della sanità di prossimità”.

Cosa sono le Case di Comunità: struttura e finalità

Le Case di Comunità, previste dalla riforma sanitaria nazionale e finanziate anche attraverso fondi del PNRR, sono pensate come presidi di prossimità in grado di offrire un’assistenza integrata ai cittadini. Ospitano team multidisciplinari composti da medici di base, infermieri, assistenti sociali, specialisti e personale amministrativo, operativi 7 giorni su 7.

L’ASP Trapani ha in programma di attivare almeno dieci Case di Comunità entro il 2025, puntando su un modello che superi l’ospedalizzazione e valorizzi l’assistenza territoriale.

Un rafforzamento che risponde al bisogno crescente di cure

La carenza di personale sanitario è stata una delle principali criticità degli ultimi anni nella Sicilia occidentale. La mobilità volontaria rappresenta quindi un passaggio strategico per migliorare l’offerta dei servizi sanitari, garantire risposte più rapide e rafforzare la qualità dell’assistenza.

Con queste assunzioni, l’ASP mira a ridurre i tempi di attesa, migliorare i percorsi di cura e offrire un servizio più vicino ai bisogni del cittadino.

La valorizzazione delle competenze regionali

L’esperienza maturata dai nuovi infermieri nelle strutture sanitarie pubbliche siciliane rappresenta un valore aggiunto per l’intero sistema. Il loro inserimento consentirà una presa di servizio immediata e una più agevole integrazione nei contesti lavorativi, evitando lunghi tempi di adattamento.

Il know-how acquisito dai neoassunti sarà determinante soprattutto nelle nuove sfide organizzative e gestionali che l’ASP Trapani dovrà affrontare nei prossimi mesi, in linea con la missione della sanità di prossimità.

Altri concorsi e assunzioni in arrivo

Il piano di potenziamento della sanità territoriale non si ferma qui. L’ASP Trapani ha già previsto ulteriori procedure di mobilità e concorsi pubblici, non solo per infermieri ma anche per altre figure sanitarie, tecniche e amministrative.

L’obiettivo dichiarato è quello di costruire un sistema sanitario più accessibile, moderno e vicino alla popolazione, capace di affrontare le nuove esigenze post-pandemia e i cambiamenti demografici in atto.

L’impatto concreto sui cittadini e sul territorio

La presenza di nuovi infermieri ben distribuiti sul territorio contribuirà a ridurre le disparità assistenziali e a garantire una copertura più omogenea tra città e aree interne. Le Case di Comunità, grazie anche a questo personale aggiuntivo, potranno offrire servizi sanitari integrati, accessibili e continuativi, contribuendo a ridurre gli accessi impropri al Pronto Soccorso.

Questa trasformazione è una risposta tangibile alle richieste dei cittadini e alle esigenze degli operatori sanitari, che chiedevano da tempo un rafforzamento degli organici.

Commento finale della redazione

Complimenti ai 43 nuovi infermieri per questo traguardo professionale. Il loro contributo sarà fondamentale per costruire una sanità più giusta, moderna ed efficiente.


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