Il 21 febbraio scorso è stato svolto presso l’Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala un incontro con una nutrita rappresentanza del ceto peschereccio di Marsala, per affrontare le principali novità introdotte dalla normativa nazionale e comunitaria in materia di Pesca Professionale. All’evento ha preso parte anche il la società OCEANIS s.r.l, che in convenzione con l’Università Politecnica delle Marche, è incaricata a svolgere l’attività “Tecnico-Scientifica” della raccolta dei dati biometrici sugli esemplari di tonno rosso e Pesce spada sbarcati presso i porti italiani designati dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
È stata evidenziata l’importanza della suddetta attività tecnico-scientifica che può permettere all’Italia di svolgere gli studi di settore ed avere maggiore voce in capitolo sulle scelte adottate a livello comunitario, incidendo significativamente sulle norme che regolano la professione degli operatori del settore ittico. Ampio spazio è stato dato anche alla spiegazione del regime sanzionatorio vigente in tema di pesca professionale (come modificato dagli ultimi atti normativi), enunciando le aspre sanzioni pecuniarie, le principali sanzioni accessorie (confisca del pescato, confisca degli attrezzi, assegnazione dei punti al Comandante ed alla licenza di Pesca del Motopeschereccio) e la sanzione della sospensione dall’attività lavorativa per un periodo che va da 3 a 6 mesi in relazione alla gravità della violazione.
È stato consegnato un piccolo vademecum contenente le principali norme a cui attenersi in tema di pesca professionale e un dépliant illustrativo contenente la nuova taglia minima consentita del pesce spada, come modificata dal Reg. Del.
UE 2018/191 del 30/11/2017 che recita: “È vietato pescare, tenere a bordo, trasbordare, sbarcare, trasportare, immagazzinare, vendere, esporre o mettere in vendita catture e catture accessorie di pesce spada (Xiphias gladius), comprese quelle prelevate nella pesca sportiva e ricreativa: aventi lunghezza alla forca (misurata dalla mandibola inferiore) inferiore a 100
cm, o di peso inferiore a 11,4 kg di peso vivo o 10,2 kg di peso eviscerato e senza branchie. La grande partecipazione da parte di tutti gli operatori del settore ittico è sintomo di quello spirito di collaborazione fra Autorità Marittima, operatori scientifici e ceto
peschereccio, che rappresenta la strada giusta da percorrere per dare il giusto slancio economico e sociale a quello che è un fondamentale settore della comunità marsalese e che dà lavoro a molti cittadini.
Pur riconoscendo la complessità della normativa del settore della pesca, congiunta al duro lavoro affrontato da chi va per mare, rimane forte l’impegno dell’Autorità Marittima per garantire il rispetto e la tutela dell’ambiente marinocostiero, assicurando alle generazioni future la variegata risorsa ittica del Mediterraneo tra cui spiccano le specie pregiate (Tonno Rosso e Pesce Spada) che fanno di Marsala un’eccellenza nel Mondo.