Ascoltati oggi dal tribunale di Marsala, presieduto dal giudice Sergio Gulotta, nel corso del processo che vede tra gli imputati l’ex direttore dell’Ato Tp1, Salvatore Alestra e l’ex direttore dell’area Sud dell’Aimeri Ambiente, Orazio Colimberti, i testimoni prodotti dalle parti civili. L’avvocato Luigi Cassata che rappresenta la nuova gestione dell’Ato Tp1 e il comune di Marsala, ha chiamato il funzionario dell’ Ato Vincenzo Novara e il funzionario del comune Giacomo Tumbarello. Quest’ultimo ha presentato una memoria scritta che è stata acquisita dalla corte. Durante l’interrogatorio che mirava a quantificare le cifre spese dall’Ato e dal comune nel periodo che va dal giugno del 2010 al maggio 2012 e per il quale gli imputati debbono rispondere, sino stati ascoltati soltanto i due testi. Secondo l’ipotesi accusatoria del Pm, Carlo Manzella della Dda di Palermo, i reati contestati sono corruzione e traffico illecito di rifiuti. Secondo quanto dichiarato dai testimoni l’Ato in quel periodo avrebbe corrisposto, come previsto dal capitolato d’appalto, all’ Aimeri oltre 54 milioni di euro il comune di Marsala di questa somma ne avrebbe pagato oltre un terzo. Si tratta comunque della raccolta di soli rifiuti organici. Alla Sicilfert per il suo lavoro, sarebbero stati corrisposti 3 milioni e mezzo di euro. L’ipotesi accusatoria si fonda sul fatto che non solo l’ umido sarebbe finito alla Sicilfert, ma anche parte della raccolta indifferenziata. Nella prossima udienza prevista per il 20 gennaio del 2017 sarà la volta degli imputati rispondere alle domande, poi in seguito verranno sentiti i testi chiamati dalla difesa.
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