Abbiamo perso

Vincenzo Figlioli

Marsala

Abbiamo perso

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lunedì 18 Aprile 2016 - 12:24

Non è mai bello che a decidere una partita sia chi non ha giocato. E’ criticabile che le tv abbiamo disatteso i propri doveri informativi nei confronti dei cittadini riservando al referendum pochissimo spazio. E’ scandaloso che un Presidente della Repubblica emerito si esponga pubblicamente per legittimare l’astensione (Einaudi, Pertini e Ciampi lo avrebbero mai fatto?).

Dopo di che, dobbiamo anche ammettere la più evidente delle verità: abbiamo perso. Hanno perso i partiti e i movimenti che hanno pensato di trasformare questa consultazione elettorale in un referendum anti-Renzi: con questa scelta hanno tenuto lontani dalle urne tanti potenziali elettori che avrebbero voluto concentrarsi solo sul quesito e hanno messo in difficoltà tanti altri che sono andati a votare lo stesso, pur essendo elettori del Pd. Hanno perso quelli che hanno utilizzato quest’appuntamento elettorale per una conta interna, senza capire che i cittadini si appassionano poco a questo genere di argomenti. Hanno perso tutti coloro che pensano che le campagne elettorali si facciano sui social e non riescono a capire che nel nostro Paese il contatto umano, la conversazione diretta e – perché no – anche il vecchio “porta a porta” conservino un valore importante.

Ha perso il Sud, che per una volta avrebbe potuto dare dimostrazione di partecipazione e consapevolezza rispetto alle regioni del Nord, che evidentemente hanno sentito poco vicino alla propria sensibilità questo quesito. Hanno perso le comunità di Marsala e Petrosino, in cui, qualche anno fa, era sorto un comitato No Triv che aveva portato avanti importanti iniziative di sensibilizzazione sul tema. A Sciacca, dove hanno saputo dare continuità all’impegno di quegli anni, l’affluenza ha superato il 52%, a dimostrazione che in politica l’applicazione costante può dare i suoi frutti.

Ha perso il nostro giornale, che si è intestato con convinzione la battaglia per la partecipazione al voto e per il sì, dedicando al quesito articoli e approfondimenti e modificando anche il nome della testata per un mese. Evidentemente, serviva molto altro.

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