La storica Monte Erice potrebbe perdere il Campionato Supersalita: i sindaci insorgono

redazione

La storica Monte Erice potrebbe perdere il Campionato Supersalita: i sindaci insorgono

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lunedì 24 Novembre 2025 - 06:52

L’Automobile Club Trapani ha reso pubblica la lettera inviata dagli amministratori dei comuni che ospitano la Cronoscalata Monte Erice, una presa di posizione forte e unitaria contro le sempre più insistenti voci secondo cui la storica competizione potrebbe perdere la titolarità del Campionato Supersalita 2026 in nome del cosiddetto “principio della rotazione”. Gli amministratori non contestano la legittimità di eventuali scelte federali, ma ritengono doveroso ricordare che un criterio di rotazione non può tradursi in una penalizzazione per gare che, come la Monte Erice, non hanno mai manifestato criticità organizzative né cali di partecipazione o di pubblico. La cronoscalata trapanese, sottolineano, ha sempre dimostrato un livello altissimo sotto ogni profilo.

I numeri parlano da soli: 276 piloti iscritti nell’ultima edizione, più dei 254 dell’anno precedente, e una media costante oltre i 250 partecipanti negli anni. Il 2022 segnò addirittura un picco di 330 concorrenti. Tutto questo accompagnato da un’organizzazione definita “impeccabile”, grazie al lavoro puntuale e competente dell’Automobile Club Trapani, espressamente ringraziato dagli stessi sindaci. La Monte Erice, ricordano gli amministratori, non è soltanto una gara automobilistica ma una delle competizioni più apprezzate in Europa e oltre. Attira piloti da tutto il continente e perfino da Paesi extraeuropei, confermando un prestigio internazionale che pochi appuntamenti motoristici possono vantare. A questa forza sportiva si affianca un imponente indotto turistico: migliaia di appassionati arrivano ogni anno nel Trapanese, dando ossigeno a strutture ricettive, ristoranti, servizi e attività commerciali. Una ricaduta economica ampia, tangibile e strategica per tutto il territorio.

Ma ancora più forte è il valore identitario della manifestazione. La Monte Erice è un rito collettivo, un appuntamento che unisce comunità e generazioni. Per i trapanesi è molto più di un evento: è tradizione, memoria, appartenenza. È il rombo dei motori che inaugura la primavera, è la strada che sale verso il borgo diventando per un weekend il cuore pulsante della provincia. È il ricordo dei nonni che accompagnavano i nipoti, è la dedizione dei volontari, è un pezzo di anima di un territorio che si riconosce nella sua storia sportiva. Per questo i sindaci di Erice, Valderice, Trapani e il Presidente del Libero Consorzio Comunale di Trapani chiedono ad ACI Sport un confronto approfondito. Una gara che funziona, che cresce e che genera valore sportivo, sociale ed economico non può essere messa da parte senza una valutazione attenta e condivisa. Anche perché, nel percorso che porterà Erice a diventare Città Europea dello Sport ACES 2027, la Monte Erice rappresenta un tassello imprescindibile. La titolarità del Campionato Supersalita, in quest’ottica, è un elemento strategico che non può essere sottovalutato. Gli amministratori si dicono fiduciosi che ACI Sport saprà valutare con equilibrio, responsabilità e rispetto una manifestazione che da oltre sessant’anni è tra le eccellenze del motorsport italiano, europeo e mondiale. La Monte Erice non è una gara qualunque: è un patrimonio sportivo e culturale da proteggere.

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