A Valderice continua a tenere banco la vicenda del Piano Regolatore Generale. Si registra, a riguardo, una nota congiunta a firma dei rappresentanti delle opposizioni: Massimo Di Gregorio (La scelta per Valderice), Sabrina Cucciardi (Pd), Marcella Mazzeo (Movimento 5 Stelle).
“La particolare delicatezza della questione della procedura VAS, relativa alla variante al P.R.G. di Valderice, affrontata durante il Consiglio comunale del 24 settembre u.s., ha richiesto una approfondita riflessione rispetto alle dichiarazioni avventate e contraddittorie del progettista, che hanno generato preoccupazione e forti perplessità”, esordiscono Di Gregorio, Cucciardi e Mazzeo, che poi aggiungono: “Va rilevato, per l’ennesima volta, che la legge che disciplina l’iter procedurale della variante al P.R.G. è la Legge regionale n. 71/78 così come disposto dall’art. 53 della Legge regionale del 13 agosto 2020 n.19. Tuttavia – come emerso durante la seduta – il professionista incaricato, nel disperato tentativo di giustificare il proprio incomprensibile e pasticciato operato, ha dichiarato di aver seguito una procedura “mista” richiamandosi anche alla L.r. n. 19/2020. Una palese aberrazione giuridica che ha generato una seria anomalia procedurale e in particolare la violazione dell’art. 3 della L.r n.71/78 considerato che sono state valutate, fuori dai termini previsti dal succitato articolo, circa 184 lettere-desiderata, inviate da cittadini che ancora oggi non è chiaro da chi siano stati indotti, lettere indirizzate al Sindaco e smistate al tecnico in corso di elaborazione della variante.
A ciò vanno aggiunte ulteriori rilevanti criticità emerse durante i lavori consiliari tra le quali:
– parziale risposta ai rilievi del Comitato Tecnico Specialistico (C.T.S.) dell’Assessorato regionale Territorio ed Ambiente.
Il progettista ha dichiarato che, dal 2022 ad oggi, ha risposto soltanto a 14 dei 26 rilievi formulati dal sopracitato Comitato in merito alla Valutazione Ambientale Strategica, senza fornire spiegazioni sul mancato riscontro su quelli rimanenti.
Questa situazione configura una seria responsabilità diretta anche dell’Amministrazione comunale che non ha esercitato la necessaria vigilanza sull’operato del tecnico incaricato.
– Integrazioni superficiali e contestazioni del C.T.S..
Il C.T.S. ha stigmatizzato la superficialità di alcune integrazioni, redatte in maniera frettolosa e caratterizzate perfino da diciture errate e ricopiature.
Tali carenze, unitamente al mancato riscontro a tutti i rilievi formulati dal C.T.S., hanno impedito al suddetto Comitato di valutare sia le parziali integrazioni trasmesse, che la VAS nella sua interezza, lasciando in sospeso passaggi fondamentali e ritardando, ulteriormente, l’avanzamento dell’iter procedurale per addivenire alla valutazione finale.
– Mancato recepimento del Piano di Protezione Civile, mancata previsione dei parcheggi pubblici e mancato rispetto del piano paesistico regionale che doveva orientare il lavoro di pianificazione urbanistica.
In più si ribadisce, ancora una volta, che l’Urbanista incaricato non ha rispettato, nel redigere la variante al PRG, le direttive generali impartite, all’unanimità, dal Consiglio comunale. Preoccupanti sono a tal riguardo le dichiarazioni del tecnico che, in contrasto con quanto rilevato dal C.T.S., ha rappresentato che la pianificazione dei parcheggi pubblici sarà effettuata in un secondo momento, che il Piano di protezione Civile sarà recepito in una seconda fase e che l’aderenza al Piano Paesistico Regionale si può ritenere esaustiva. Tesi, a nostro avviso, infondate, illogiche e incoerenti che denotano un pressapochismo che può solo produrre ulteriori difficoltà non solo nel merito alla caotica pianificazione urbanistica adottata, ma anche di ordine procedurale. Insomma, contraddizioni a tutto tondo che alimentano ulteriori dubbi sulla correttezza e sulla coerenza metodologica dell’approccio seguito da parte della Giunta Stabile che da più di quattro anni si è distinta solo per i ripetuti annunci infarciti di tentativi di oscurare le inesattezze, le serie criticità tecnico-urbanistiche e le palesi violazioni di norme urbanistiche. Pertanto, le criticità sopra evidenziate segnalano non soltanto una gestione anomala dell’iter procedurale, ma anche una mancanza di attenzione verso risorse ambientali di fondamentale importanza per il futuro urbanistico di Valderice e della sua comunità. Fra questi la salvaguardia, da possibili interventi edificatori, della Pineta comunale e del Parco suburbano di Misericordia”.
I tre rappresentanti delle opposizioni concludono affermando che intendono continuare a “incalzare la Giunta municipale che, con un documento preconfezionato scritto prima della seduta del Consiglio comunale, ha scelto, ancora una volta, la sterile propaganda politica venendo meno all’obbligo di vigilare sull’operato dell’Urbanista incaricato di redigere la variante generale al PRG”.