Condannato a 6 anni il “postino” di Matteo Messina Denaro. In realtà la pena è stata ridotta di 8 mesi per Andrea Bonafede, da parte della Corte d’Appello di Palermo, per uno dei fiancheggiatori del boss castelvetranese originario di Campobello. L’uomo, cugino omonimo del geometra che aveva prestato l’identità a Matteo Messina Denaro, dovrà così scontare 6 anni. Per lui i giudici hanno respinto la richiesta di aggravamento delle imputazioni e della pena, avanzate dalla Procura di Palermo, che voleva la sua condanna per associazione mafiosa e non solamente per favoreggiamento aggravato dall’agevolazione di Cosa nostra. La DDA ora valuterà il ricorso in Cassazione: Bonafede, classe 1969, avrebbe fatto da trait d’union tra il latitante e il suo medico Alfonso Tumbarello, l’avrebbe accompagnato a Palermo nel 2012 e nel 2014, a fare spese e un tatuaggio, poi, nel 2020, a comprare un’automobile con falsi documenti e poi gli avrebbe consegnato il cellulare durante il ricovero all’ospedale di Mazara del Vallo.