I diari di Matteo Messina Denaro sono stati scoperti durante una perquisizione successiva al suo arresto e rappresentano un documento unico: per ben 13 anni, dal 2003 al 2016, il boss di cosa nostra ha annotato le sue riflessioni e la sua vita in due quaderni dalla copertina rigida, illustrati con opere di Vincent van Gogh. Al centro dei diari c’è il rapporto con la figlia Lorenza, che Messina Denaro ha riconosciuto all’anagrafe solo poche settimane prima di morire. Tra i materiali ritrovati le fotografie inedite scattate a Verona il 20 maggio 2006: “Non volevo che Lorenza pensasse a me come mi disegnavano, vecchio e brutto. Io sono molto più bello,” scrive il boss che in queste immagini effettivamente sembra diverso dagli identikit diffusi durante i 30 anni di latitanza.
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