Trapani investe nella memoria e nella sicurezza con un grande progetto di restauro per il cimitero comunale. L’amministrazione guidata dal sindaco Tranchida ha stanziato un milione di euro per interventi che puntano a mettere in sicurezza le strutture e a riqualificare un luogo simbolico per la città. La gara d’appalto, fissata per il 21 novembre, darà il via a una serie di lavori che partiranno da gennaio 2025. “Questi lavori rappresentano un passo importante per ridare sicurezza e decoro a un luogo di grande valore per la nostra comunità“, afferma l’assessore ai servizi cimiteriali Giuseppe La Porta, sottolineando l’attenzione dell’amministrazione comunale per la cura dei defunti e il rispetto della memoria della città. La Porta spiega come l’intervento si concentrerà principalmente sulle strutture in cemento armato, particolarmente soggette a degrado a causa della vicinanza al mare. “Le condizioni attuali delle strutture evidenziano segni di usura che vanno attenzionati – dichiara – in parte dovuti all’esposizione agli agenti atmosferici, in parte al fatto che probabilmente, già all’origine, alcune parti non erano state realizzate a regola d’arte”.
Il progetto, che si svolgerà in più fasi con un finanziamento di 800 mila euro già previsto nel triennio 2024-2026, prevede anche la messa in sicurezza di tutte le strutture potenzialmente pericolose o degradate: “Agiremo sui cornicioni pericolanti, sulle tombe insicure e su tutte quelle lastre di marmo che necessitano di un fissaggio adeguato”, aggiunge l’assessore.
Oltre agli interventi di sicurezza, l’amministrazione guidata dal sindaco Tranchida ha programmato anche opere di riqualificazione urbana su aree interne ed esterne per restituire decoro a tutta l’area cimiteriale. “Questo intervento rappresenta il nostro impegno concreto per preservare un luogo caro a molti e simbolo della nostra storia”, aggiunge La Porta, annunciando inoltre che verrà ripristinato anche uno degli ascensori del cimitero, inattivo da oltre dieci anni. Ovviamente tanto è stato possibile grazie anche al voto favorevole agli strumenti di programmazione finanziaria da parte dei soli consiglieri di maggioranza – conclude La Porta.