Il kit tech anti idrocarburi entra in azione nell’Area Marina Protetta Isole Egadi

redazione

Il kit tech anti idrocarburi entra in azione nell’Area Marina Protetta Isole Egadi

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mercoledì 10 Luglio 2024 - 10:21


Un litro di idrocarburi finito in mare inquina un milione di litri d’acqua
. Ecco perché non si possono sottovalutare nemmeno i minimi sversamenti, come quello per esempio delle pulizie delle acque di sentina delle barche, da pesca o da diporto.

Parte da questo dato il nuovo progetto (è il sesto) con cui Rio Mare, uno dei marchi di punta della Bolton, multinazionale italiana da 3,2 miliardi di euro di fatturato 2022 (1,3 miliardi la divisione food), festeggia il decennale dalla sua collaborazione con l’Area Marina Protetta Isole Egadi, che con i suoi 53.992 ettari e 74 km di costa tutelati è la più grande del Mediterraneo.

Una collaborazione che cuba circa 100 mila euro l’anno, dicono i portavoce di Bolton nella spettacolare tonnara Florio di Favignana, in gran parte restaurata e trasformata in museo (la cui visita è imprescindibile per che si trovasse a passare dalle Egadi), e che ospita anche il Centro di Recupero per Tartarughe Marine Caretta Caretta, altro progetto dall’Amp sponsorizzato dall’azienda del tonno in scatola (ma che ormai si occupa di tutta la filiera, avendo anche acquisito alcuni pescherecci) attraverso l’acquisto delle attrezzature necessarie a garantire una tempestività di intervento e soccorso agli animali feriti, che ha reso possibile il passaggio da Centro di primo soccorso a Centro di recupero, dove cioè è garantita la degenza ai rettili dopo che sono stati operati (la causa più comune è purtroppo l’ingestione di plastica, che le tartarughe scambiano per meduse di cui si cibano).

E proprio la plastica, forse il problema dei nostri mari, è al centro di un altro (piccolo) progetto, che con il supporto di LifeGate ha visto il posizionamento di un “Seabin” nel porto di Favignana. Si tratta di un cestino galleggiante a pelo d’acqua che, collocato nei punti strategici in cui le correnti radunano i rifiuti, raccoglie la plastica (e non solo) che galleggia in mare. Per ora ne sono stati recuperati 500 kg (pari al peso di circa 33.000 bottigliette di plastica).

Il tutto, spiega Luciano Pirovano, Chief Sustainability Officer Bolton Food & Tri Marine, sulla base dell’approccio olistico, che guida la strategia di sostenibilità di Bolton. “Per questo non ci occupiamo solo di ambiente, ma anche si diritti umani (uno dei partner internazionali è Oxfam ndr). Una strategia e un approccio trasformativo nei confronti dell’ambiente e della salvaguardia degli oceani si possano perseguire solo unendo le forze e ponendosi come esempio di un cambiamento positivo nel rispetto degli ecosistemi naturali, con il fondamentale contributo della tecnologia”.

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