In queste ore al Convento del Carmine, la Soprintendenza del Mare, rappresentata da Sebastiano Tusa, si sta presentando il progetto CUL.TUR.A.S. che fa parte dell’ambito del Programma di Cooperazione dell’asse Marsala-Tunisia. Con Tusa anche l’architetto e speleologo Nicola Sciacca ed il sindaco Alberto Di Girolamo. Presenti anche diversi assessori della sua Giunta e la direttrice del Parco archeologico, Maria Luisa Famà. Si tratta di un progetto, come ha detto Sciacca, che è iniziato nel 2011 con lo studio degli approdi di Lilibeo fatti dalla Soprintendenza assieme ai Fratelli della COsta, al Parco, all’Associazione Speleo Club ed oggi con l’Unesco. In pratica CUL.TUR.A.S. cerca fondi europei per creare degli itinerari subacquei, dei Parchi archeologici sommersi. “Per anni si è prelevato dal mare per accrescere i musei. Oggi invece è nata l’idea in tutto il mondo di creare dei parchi sommersi e degli itinerari importanti non solo dal punto di vista scientifico ma anche turistico. C’è una legge a stabilirlo”. Il progetto ha individuato assieme al team tunisino, alcuni siti oggetto di studio: Pantelleria, San Vito Lo Capo e Marsala. “Proprio Marsala è molto interessante dal punto di vista archeologico – dice Tusa – in quanto il litorale di Capo Boeo fino al molo spagnolo è pieno di relitti che il turista sub potrebbe visitare sul fondo del mare”. Poi il soprintendente svela un’importante notizia per il nostro territorio, accompagnata dagli applausi nella Sala Conferenze: “Nell’area che dal molo spagnolo va a Punta d’Alga, un cittadino, il signor Cudia, ha ritrovato e comunicato la presenza di un relitto che ha ancora lo scafo, quindi è ben conservato. Si tratta di un’imbarcazione datata II-III sec. a. C. e che da domani stesso rappresenterà per la città di Marsala una fondamentale meta turistica. Certo il turismo subacqueo è di nicchia però è molto ricco perchè chi pratica queste attività ha del denaro da investire in attrezzature e viaggi. La Regione non ce la fa da sola, ha bisogno di altri enti. Chiediamo al Comune di Marsala collaborazione, accoglienza per i componenti della Soprintendenza, pulizia dei siti”. Il sindaco Di Girolamo ha ben accolto l’appello di Tusa.
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