Proprio in queste ore (e fino a sabato 20) si sta svolgendo a Mazara del Vallo presso la sede Agripesca, il corso professionalizzante da ‘capobarca autorizzato al traffico locale ed alla pesca costiera’. Si tratta di un corso che Confsal pesca orgogliosamente si cuce addosso – insieme a ‘OceanisSrl’ – cogliendo l’esigenza di “un mondo di addetti” che necessitava quel tipo di formazione così specifica da non aver avuto, finora, possibilità di accedervi e servirsene.
Specie se con il carattere della gratuità.Sono infatti 30 i pescatori che si sono iscritti e che procedono nel cammino del nuovo apprendere con l’incalzare di Elena Pernice della boat services, del CIC Vincenzo Aleci e di CLC Vito La Pica, anticipati da Paolo Pignalosa, Flaminia Mariani e Antonio Scilla che hanno aperto i lavori dopo le presentazioni di rito. Gli organizzatori al momento si ritengono soddisfatti soprattutto per la partecipazione degli iscritti che non stanno facendo mancare la giusta interazione figlia di una cultura del settore che la “gente di mare” ha, ma che dovrà essere necessariamente arricchita prima del previsto esame in Capitaneria.
“Il capobarca autorizzato alla pesca costiera, infatti, è un lavoratore marittimo e figura professionale importante per il settore della pesca, in quanto è responsabile della sicurezza e della produttività dell’imbarcazione e dell’equipaggio. Lo si può diventare, appunto, conseguendo un titolo abilitante che gli consente di comandare imbarcazioni da pesca che operano in acque costiere, fino a 12 miglia dalla costa. Le sue principali mansioni sono: il comando dell’imbarcazione, la conduzione delle attività di pesca e la gestione dell’equipaggio. In particolare, le attività di pesca che un capobarca autorizzato alla pesca costiera può svolgere sono, invece: la pesca a strascico, la pesca a circuizione, la pesca a lenza e quella a tramagliera”, fanno sapere dalla Confsal pesca.