Aggredito il puparo Angelo Sicilia: stava portando in scena uno spettacolo su don Pino Puglisi

redazione

Aggredito il puparo Angelo Sicilia: stava portando in scena uno spettacolo su don Pino Puglisi

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domenica 11 Giugno 2023 - 20:37

La tradizione dei pupi siciliani e l’impegno antimafia. Sono questi i due elementi che caratterizzano gli spettacoli di Angelo Sicilia, che da anni si rivolge agli adulti e ai bambini per tenere viva la memoria delle vittime di Cosa Nostra attraverso gli strumenti tipici dell’opera dei pupi. A Termini Imerese, ieri, nel bel mezzo di uno spettacolo dedicato a don Pino Puglisi, si è purtroppo verificato uno spiacevole “fuoriprogramma”, che lo stesso Angelo Sicilia ha raccontato attraverso la propria pagina facebook: “Ecco com’è finito lo spettacolo dei pupi Antimafia ieri sera. Con i carabinieri che mi hanno accompagnato fino all’uscita di Termini. Con un’aggressione sul palco di gentaglia che si sentiva infastidita. Sarà una coincidenza ma è già la terza volta che accade! Microfoni rotti e interruzione dello spettacolo sulla storia di Padre Pino Puglisi! Che devo fare… io continuo… dedicato a tutti quelli che dicono che la mafia non c’è più. La piazza e gli organizzatori sono stati tutto al nostro fianco. Grazie ai Carabinieri e alla Polizia di Stato intervenuti prontamente!”. Nello specifico, un uomo di circa 50 anni, dopo aver iniziato a disturbare lo spettacolo, è salito sul palco, aggredendo Angelo Sicilia e distruggendo due microfoni.

In ulteriore post pubblicato oggi, Angelo Sicilia spiega di essersi già ritrovato in situazioni simili a Palermo, ma anche in Calabria, dove tentarono addirittura di bruciargli il furgone durante lo spettacolo sulla storia di Peppino Impastato. “Non saranno le minacce, le aggressioni fisiche e verbali e psicologiche a fermare il nostro lavoro che svolgiamo ininterrottamente da oltre 20 anni nelle scuole, nelle piazze e nelle carceri di tutta Italia. Poter esprimere le proprie opinioni è la cosa più importante e noi continueremo, da siciliani, da italiani, da democratici sinceri. Siamo solo umili lavoratori dello spettacolo che credono di cambiare il mondo, cominciando dalla mentalità mafiosa e oggi abbiamo capito ancora di più che abbiamo tantissime/i compagne/i di viaggio! Ci vediamo nella prossima piazza!”.

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