Traffico illecito di beni culturali, restituiti all’Archivio diocesano di Mazara 5.000 documenti

redazione

Traffico illecito di beni culturali, restituiti all’Archivio diocesano di Mazara 5.000 documenti

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lunedì 15 Maggio 2023 - 11:14

Le attività condotte nel 2022 dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale in Sicilia hanno visto impegnati i militari del Nucleo di Palermo e della dipendente Sezione di Siracusa in molteplici ambiti d’intervento, con particolare attenzione al traffico illecito di beni archeologici e ai furti di beni culturali.

Nel 2022, il contrasto al traffico illecito di beni archeologici ha registrato importanti successi che hanno permesso il recupero di oltre 900 reperti archeologici.

documenti rubati Mazara

In tema di furti di beni culturali nel 2022, si registra un decremento, infatti sono stati denunciati 14 furti a fronte dei 20 dell’anno precedente. I più colpiti sono stati i luoghi di culto (4); le biblioteche (4); i luoghi privati (3); i luoghi espositivi pubblici (2) ed i musei (1): nel caso specifico di musei e biblioteche, gli ammanchi sono emersi a seguito di controlli inventariali e, pertanto, sono riferibili a reati commessi negli anni precedenti.

Nel corso del 2022, l’attività di prevenzione ha certificato l’esecuzione di 456 controlli finalizzati alla sicurezza dei luoghi della cultura, quali musei, archivi, biblioteche ed aree archeologiche e/o tutelate da vincoli paesaggistici.

Nel 2022, sono state arrestate 2 persone e 50 deferite in stato di libertà per diversi reati (prevalentemente furto, ricettazione e contraffazione di opere d’arte) e sono stati sequestrati beni culturali illecitamente sottratti per oltre sette milioni di euro, con l’esecuzione di 40 perquisizioni.

documenti rubati Mazara

I beni recuperati sono stati riconsegnati a musei, chiese e soprintendenze competenti per territorio, allo scopo di garantirne la pubblica fruizione.

In particolare, all’Archivio storico della Diocesi di Mazara del Vallo sono stati restituiti 5.000 documenti (manoscritti, opuscoli, rolli), di epoca compresa tra il 1400 e 1800. La restituzione è avvenuta a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Marsala e condotte, a seguito di segnalazione della Curia, dal Nucleo Carabinieri TPC di Palermo e dalla locale Compagnia Carabinieri.

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