La notizia data durante la trasmissione Quarto grado, in onda ieri 3 marzo, su Rete quattro, ovvero che i carabinieri hanno prelevato in un campo rom di Roma il dna di una ragazza bosniaca di 20 anni che potrebbe essere Denise Pipitone, ha colto di sorpresa tutti, perfino la mamma della giovane scomparsa a 4 anni da Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, il primo settembre del 2004.
Piera Maggio, sconvolta dalla notizia appresa per la prima volta dalla trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, ha scritto un post su Facebook: “Al solito ci arrivano notizie come fulmini a ciel sereno – ha commentato – che dire, rimaniamo in attesa. Siamo stati informati questa sera per mezzo dei vari messaggi che ci sono pervenuti. Non eravamo a conoscenza di nulla. Rimaniamo in attesa di eventuali notizie concrete, sempre con i piedi a terra. Non possiamo permetterci – ha concluso – illusioni dolorose“.
Sorpreso anche l’avvocato dei genitori di Denise, Giacomo Frazzitta che a gds.it ha detto: “Non ne sapevamo nulla e Piera è allibita”.
La ragazza a cui è stato prelevato un campione salivare per effettuare il test del dna si chiamerebbe Denisa e sul documento risulterebbe avere due anni in meno rispetto alla giovane mazarese. Il giorno e il mese di nascita, peró, ha detto Nuzzi durante la puntata di ieri, sarebbero uguali a quelli di Denise. Coincidenze che, se veritiere, sarebbero quantomeno strane.
La pista rom è stata molto battuta dagli inquirenti anche nei mesi e negli anni successivi alla scomparsa di Denise.