Alluvione nel trapanese, Cgil: “Interventi urgenti a infrastrutture e manutenzione”

redazione

Alluvione nel trapanese, Cgil: “Interventi urgenti a infrastrutture e manutenzione”

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venerdì 14 Ottobre 2022 - 17:58

“Adeguare le infrastrutture alle nuove condizioni climatiche e non abbandonare il territorio all’incuria”. La Cgil e la Flai Cgil di Trapani intervengono sull’alluvione di ieri che, con l’esondazione dei torrenti Verderame, Baiata e Lenzi, ha pesantemente colpito la comunità di Misiliscemi e le zone limitrofe.

“Alla popolazione colpita da questo disastro – dicono la segretaria generale della Cgil Liria Canzoneri e il segretario provinciale della Flai Cgil Giovanni Di Dia – va la nostra solidarietà. Al di là dei cambiamenti climatici e dell’intensità delle piogge, è  inconcepibile che le città e le frazioni vengano letteralmente sommerse dall’acqua con rischi legati alla viabilità, ma soprattutto all’incolumità della salute e della sicurezza delle cittadine e dei cittadini”.

Per la Cgil “… occorre un piano di interventi urgenti alle infrastrutture e provvedere alla manutenzione e alla pulizia ordinaria della rete stradale e delle campagne.” 

“Bisogna intervenire – dice la segretaria generale della Cgil Liria Canzoneri – su due fronti. Da un lato sono necessari interventi che tamponino l’emergenza di un territorio che è in dissesto dal punto di vista idrogeologico, dall’altro occorre una programmazione per lo sviluppo di infrastrutture compatibili con le nuove condizioni climatiche. La politica – prosegue – deve mettere in agenda l’emergenza alluvioni e i problemi a esso connessi, sia per il territorio che per i cittadini e l’economia”. 

“La mancata approvazione da parte del Governo regionale – dice il segretario provinciale della Flai Cgil Giovanni Di Dia – delle riforme dei Consorzi di bonifica della forestale e dell’Ente di sviluppo agricolo ha determinato l’abbandono del territorio da parte delle Istituzioni. Chiediamo al neo eletto Governo regionale di prestare particolare attenzione ai lavoratori forestali, dei consorzi di bonifica e dell’ Esa, perché è anche grazie alle loro attività che si possono prevenire e contenere i gravi danni e i rischi legati alle esondazioni”.

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