Si fa più vicina la riapertura dell’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala all’attività ordinaria. Non c’è ancora una data precisa, ma la strada sembra ormai in discesa ed è naturalmente legata all’andamento dei contagi. Nel corso dell’audizione tenutasi a Sala della Lapidi, davanti ai consiglieri comunali marsalesi, al presidente Enzo Sturiano, al sindaco Massimo Grillo e al vicesindaco Paolo Ruggieri, il commissario dell’Asp di Trapani Paolo Zappalà non ha dato una data certa di riapertura, ma ha indicato un percorso che, rispetto a un mese fa, sembra decisamente più breve, anche perchè allo stato attuale non ci sono più pazienti in terapia intensiva e i 18 ricoverati riferibili alla provincia di Trapani sono tutti in regime di degenza ordinaria, presso i reparti Covid. Dopo la riattivazione dei primi 20 posti letto e di due sale operatorie, cui seguirà una terza nei prossimi giorni, si prevede dunque un progressivo ritorno alla normalità per l’ospedale di Marsala, in modo da poter tornare ad accogliere i pazienti del comprensorio, affetti da patologie ordinarie, non legate al contagio da Coronavirus. Un approdo quantomai auspicato dalla comunità, che ha sofferto i disagi legati alla conversione del nosocomio ad attività Covid e su cui sono state diverse, in tempi recenti, le prese di posizione della politica locale, testimoniata dall’occupazione simbolica dell’aula consiliare avviata nelle scorse settimane dal Consiglio comunale, ma anche dalle iniziative organizzate davanti l’ospedale dall’ex sindaco Di Girolamo e da alcuni rappresentanti della precedente amministrazione, oltre che dai deputati regionali Claudio Fava e Baldo Gucciardi.
Davanti al massimo consesso civico e ai rappresentanti dell’amministrazione, Zappalà ha rivendicato le proprie scelte, nel momento in cui si è insediato dopo il terremoto giudiziario che aveva coinvolto anche l’Asp di Trapani, con l’arresto del direttore generale Fabio Damiani, coinvolto nell’inchiesta “Sorella Sanità”.
Zappalà è tornato a spiegare le motivazioni che lo scorso autunno, dopo un’iniziale individuazione dell’ospedale di Mazara del Vallo per i ricoveri Covid, hanno indotto l’Asp a virare nuovamente sul “Borsellino”, vista la necessità di contare su una struttura dotata di reparti con areazione controllata e che, a metà ottobre, la situazione dei contagi era in progressivo peggioramento. Il commissario dell’Asp di Trapani ha poi preso le distanze dal vecchio progetto che avrebbe dovuto riqualificare il vecchio San Biagio per trasformarlo in una struttura dedicata alle malattie infettive. Pur senza indicare tempi certi di realizzazione, si è detto ottimista sul reperimento dei fondi per completare l’intero progetto del nuovo padiglione nell’area del San Biagio, di fronte alla richiesta di garanzie avanzata dal consigliere Nicola Fici, che ha auspicato una programmazione diversa per affrontare un’eventuale nuova ondata pandemica, mentre il sindaco Massimo Grillo è tornato a chiedere un aumento della dotazione organica ospedaliera e un’implementazione dei reparti.
Dopo le tensioni dei mesi scorsi, dunque, il miglioramento della situazione generale e le prospettive illustrate dal commissario Zappalà sembrano andare incontro alle aspettative della comunità in merito alla fruizione ordinaria del “Paolo Borsellino”. Alla luce di ciò, il Consiglio comunale ha accolto con favore le notizie date dal dirigente dell’Asp che dovrebbero porre fine allo stato di agitazione proclamato alcune settimane fa, pur non rinunciando a mantenere alta l’attenzione sull’evoluzione della vicenda.