Musumeci al ministro Carfagna: “Ristori immediati e infrastrutture”

redazione

Musumeci al ministro Carfagna: “Ristori immediati e infrastrutture”

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venerdì 19 Marzo 2021 - 09:10

Ristori immediati agli operatori economici, accelerazione sull’attivazione delle Zes, sostegno alle aree interne, infrastrutture. Sono i punti discussi oggi pomeriggio, durante un incontro in videoconferenza tra il ministro per il Sud, Mara Carfagna e il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, assieme al vicepresidente e assessore all’Economia, Gaetano Armao e al dirigente generale del dipartimento della Programmazione, Federico Lasco. 

«La nostra priorità – ha affermato il presidente Musumeci – è dotare la Sicilia di infrastrutture per la mobilità, del collegamento stabile sullo Stretto, di ferrovie veloci e sicure, del completamento della autostrada Mazara del Vallo-Gela, di un porto-hub e della riqualificazione della viabilità provinciale. Abbiamo anche evidenziato l’esigenza di dover sostenere il fragile e debilitato tessuto imprenditoriale siciliano, che da un anno soffre la paurosa crisi determinata dalla forzata chiusura a causa del Covid. Servono ristori immediati e diretti – ha ribadito il Governatore – senza mediazioni e condizioni. Abbiamo auspicato l’attivazione delle Zone economiche speciali in Sicilia per le quali, già da oltre un anno, la Regione ha ultimato le procedure». 
 In tal senso è stato concordato di nominare i Commissari delle Zes d’intesa con il presidente della Regione. Dal canto suo il ministro Carfagna ha evidenziato come suo obiettivo sia quello di riservare apposite quote di finanziamento per il Sud nell’ambito del Recovery Plan. 
 «La Sicilia – ha precisato il presidente Musumeci – non intende utilizzare il Recovery Plan per sterili politiche assistenziali ma per dotare l’Isola di poche ma importanti infrastrutture che la rendano competitiva nel bacino euromediterraneo. Evitiamo – ha concluso il Governatore – che, anche stavolta, le Regioni del Nord  possano tentare di compiere un ‘furto con destrezza’ ai danni del Meridione e della Sicilia in particolare».

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