Ha deposto il sottufficiale dei carabinieri Griso, indicato come teste del pm nel processo scaturito dall’operazione dei carabinieri “Cupido”. Si tratta del procedimento giudiziario che vede alla sbarra Diego Marino, di 34 anni, e Francesco Bianco, di 71 anni. In seguito all’operazione dei carabinieri, che risale al luglio di due anni fa, scattarono cinque misure cautelari nei confronti di alcuni marsalesi, ritenuti responsabili, in concorso, di esercizio di una casa di prostituzione. Tre delle persone inizialmente coinvolte hanno patteggiato: Giovanni Candela, Vincenzo e Andrea Figuccia. E’ invece ancora in corso il processo, con il rito ordinario, che vede imputati Diego Marino, assistito dall’avvocato Arianna Rallo, e Francesco Bianco, difeso dal legale Paolo Paladino. Il procedimento si celebra davanti al collegio presieduto dal giudice Sergio Gulotta (a latere Pierini e Moricca). Nell’ultima udienza il pm ha condotto l’esame del carabiniere Griso che ha riferito di essere andato più volte nel locale notturno, dove vide Marino che faceva il cameriere e vigilava sui privee. Per avere la compagnia delle ragazze bisognava pagare la consumazione che costava 10 euro, mentre costava 50 euro accedere ai privee. Il militare ha riferito di esservi andato due volte. Nella prima occasione la ragazza, presumibilmente rumena, si denudò completamente, ma la seconda volta il suo atteggiamento era cambiato e gli ha detto di sapere che lui era uno “sbirro”. La prossima udienza si terrà il 26 gennaio.
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