Libera, Amici del Terzo Mondo e Archè: “Marsala rifletta su ondata di razzismo”

redazione

Libera, Amici del Terzo Mondo e Archè: “Marsala rifletta su ondata di razzismo”

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mercoledì 12 Agosto 2020 - 09:02

Da anni tra i soggetti più attivi nel mondo dell’associazionismo sul fronte della promozione dell’incontro tra culture diverse, le associazioni Amici del Terzo Mondo, Archè e il presidio “Vito Pipitone” di Libera manifestano la propria preoccupazione per l’episodio avvenuto sabato notte a Marsala, in via Sibilla. Un pestaggio in piena regola, che ha scosso un’intera città, alimentando inquietudine e indignazione nell’opinione pubblica locale.

Di seguito il comunicato inviato dalle tre realtà dell’associazionismo marsalese:

“Alla luce dell’atto di violenza che si è prodotto nella notte tra l’8 e il 9 agosto, le associazioni Libera Marsala, Amici del Terzo Mondo e Archè vogliono lanciare un appello che non sia solamente di solidarietà ma che promuova una profonda riflessione sull’ondata di razzismo che sta caratterizzando, con un numero sempre maggiore di episodi, la nostra città. Sappiamo, e più volte l’abbiamo ribadito, che Marsala non è razzista, che questi episodi non le appartengono, ma riteniamo che non possiamo sorvolare su un pericolo che se non colto in tempo può degenare in un disastro tanto sociale quanto umano. Il diffondersi di queste scene lascia pensare che in fondo il pericolo esiste, ed è davanti gli occhi di tutti noi semplici cittadini. Affermare di non vederlo equivarrebbe ad ignorarlo. Numerosi sono gli episodi che in forma confidenziale ci vengono raccontati da alcuni nostri amici africani, e più volte abbiamo cercato di dargli voce. Episodi che molto spesso non vengono raccontati nelle cronache locali, perché rimangano nell’ombra o lontani dagli occhi di tutti noi, ma che comunque risultano efficaci nel creare un clima di odio e paura che non lascia ben sperare per il buon vivere di questo territorio. Non è importante la dimensione del fenomeno, quanto capire i suoi effetti, che si ripercuotono terribilmente su delle comunità con già seri problemi di integrazione economica, sociale e culturale. E questo non fa altro che complicare il delicato cammino verso una società integrata, moderna e distante da concetti che ormai dovrebbero esserci estranei. La portata di un’ondata razzista è difficilmente valutabile, la sua esistenza invece è riscontrabile, nonché provata, su più episodi. Questo ci lascia tutt’altro che sereni. Per questo motivo noi auspichiamo a una maggiore collaborazione con le autorità locali, con l’Amministrazione comunale e tutta la cittadinanza, perché solo se uniti si riesce a produrre un vero baluardo contro le discriminazioni, la violenza e quelle che comodamente possiamo descrivere come vere e proprie barbarie. Il pericolo esiste, è nostra responsabilità decidere se domarlo, e fare la differenza, o continuare a sottovalutarlo”.

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