L’agenda di inizio anno si apre con due appuntamenti molto attesi, da diversi punti di vista. Da un lato ci sono i saldi invernali, che in Sicilia e in Basilicata partono in anticipo (il 2 gennaio) rispetto alle altre regione (dove si comincia il 5) e le nuove regole in materia di fatturazione elettronica.
SALDI INVERNALI – Come detto, in Sicilia le promozioni della stagione invernale partono dal 2 gennaio. Un anticipo deciso ai primi di dicembre dall’assessorato regionale alle attività produttive in seguito a una serie di riunioni con le associazioni di categoria e quelle a difesa dei consumatori. Si è infatti ritenuto che anticipare di qualche giorno i saldi possa aiutare sia i commercianti che gli acquirenti. Secondo un’indagine condotta dall’istituto Swg per conto di Confesercenti, il 47% degli italiani intende fare acquisti durante il periodo dei saldi invernali. In Sicilia si prevede una spesa pro capite di circa 122 euro a persona (o 280 € a famiglia), inferiore rispetto a quella prevista a livello nazionale. Pessimista sull’esito dei saldi è il Codacons, che pronostica una flessione degli acquisti nell’isola, mentre Confcommercio Palermo si attende una sostanziale tenuta rispetto ai dati dello scorso anno. Tra gli articoli di maggiore interesse per la stagione dei saldi, soprattutto capi di abbigliamento e calzature.
Si conferma una grande affluenza al Sicilia Outlet Village, che propone già sconti che arrivano fino al 70%. Presso il polo commerciale sito nei pressi di Dittaino (provincia di Enna) sono accorsi nel primo giorno di saldi già numerosi acquirenti, con lunghe file alle casse.
FATTURAZIONE ELETTRONICA – Dalla mezzanotte del 1 gennaio (ma si considera il 2 come primo giorno lavorativo) aziende, professionisti, artigiani – titolari di partita Iva, residenti in Italia – hanno l’obbligo di emettere solo fatture elettroniche mentre i destinatari (consumatori inclusi) dovranno attrezzarsi per riceverle in digitale.
Non saranno più contemplate fatture in word, excel o pdf, l’unico formato previsto è l’xml. Potranno essere utilizzati strumenti gratuiti messi a disposizione dell’Agenzia delle Entrate o software più specifici predisposti da società private.
La fattura potrà essere emessa entro 10 giorni dalla consegna del bene o dalla prestazione del servizio, senza sanzioni.
Sono esonerati dall’obbligo di fattura elettronica i soggetti di minori dimensioni che si avvalgono del “Regime di vantaggio” (decreto legge 98 del 2011), del “Regime forfettario” (legge 190 del 2014), i produttori agricoli (Dpr 633 del 1972), le operazioni di commercio al minuto (sempre ai sensi del Dpr 633 del 1972), le operazioni con soggetti esteri. E ancora. Sono fuori dal regime della fatturazione elettronica tutti i soggetti che inviano i dati al Sistema Ts (della Tessera Sanitaria), come medici, odontoiatri, oculisti, farmacisti, veterinari.
Si prevede un impatto su 2,8 milioni tra microimprese e pmi, oltre che su 4500 grandi aziende.
Questo strumento consentirà all’Agenzia delle Entrate di avere maggiori controlli sui flussi economici nel settore privato, con l’obiettivo di ridurre l’evasione fiscale.