Linda Licari: “Salvini eversivo, il Consiglio comunale di Marsala stigmatizzi il suo comportamento”

redazione

Linda Licari: “Salvini eversivo, il Consiglio comunale di Marsala stigmatizzi il suo comportamento”

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mercoledì 29 Agosto 2018 - 09:34

Come anticipato nella cronaca dell’ultima seduta consiliare, la consigliera comunale lilybetana Linda Licari ha depositato presso gli uffici comunali una mozione di censura contro “le politiche eversive del ministro Salvini”. L’iniziativa, come spiegato in aula dalla Licari, si lega in particolare alla vicenda della “Diciotti”, nave dello Stato italiano, sui quali sono stati puntati i riflettori di tutto il mondo, con a bordo, equipaggio italiano e migranti provenienti dall’Eritrea, “ex colonia italiana e adesso sotto regime dittatoriale – ricorda la consigliera – in cui non esistono libertà politiche e di associazione”, in cui si registra anche la mancanza di indipendenza e autonomia del potere giudiziario e delle fonti d’informazione.

Nel testo della sua mozione, Linda Licari sottolinea “gli atteggiamenti eversivi manifestati dall’attuale Ministro dell’Interno Matteo Salvini, protagonista ancora una volta di violazione della Costituzione italiana e delle convenzioni internazionali sui migranti e più precisamente di atti che tutelano il diritto di “chi scappa, di non essere riconsegnato ai propri carnefici o persecutori”, violazione manifestata già in due occasioni, nella vicenda Aquarius e nella vicenda Diciotti di luglio, allora sbloccata dal Presidente della Repubblica che hanno visto impedito, ritardato, ostacolato l’approdo nel porto sicuro più vicino di “persone vulnerabili”, violando un diritto fondamentale, quello di asilo, sancito dall’art.10 comma 3 della Costituzione italiana”.

“Considerate le responsabilità dei conflitti istituzionali causati tra istituzioni dello Stato, Presidente della Repubblica e Magistratura, sul tema dell’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale e dei “reati d’odio” attraverso “l’ordine di chiusura dei porti alle navi delle ONG e di continue dichiarazioni sui social – si legge ancora nella mozione – al fine di stigmatizzare il comportamento del ministro che riveste ruoli istituzionali che devono garantire fedeltà alla Costituzione e alla Repubblica fondata su principi di democrazia, e che per ciò non può diffondere idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, e né può istigare a commettere atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”, la consigliera Linda Licari  chiede ai colleghi di Sala delle Lapidi di farsi portatori di un’iniziativa che partendo da Marsala, “città da sempre in prima linea nella lotta per la democrazia e la libertà”, inviti il Parlamento “a promuovere un atto di sfiducia nei confronti del Ministro Salvini ed esprimere solidarietà ai magistrati che seguendo i principi costituzionali stanno compiendo il loro dovere” (con riferimento alle indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Agrigento nei confronti del leader leghista).

In aula, come detto, la proposta della consigliera del gruppo misto, eletta nella lista Cambiamo Marsala, è stata accolta con un mix di freddezza e nervosismo dai colleghi: alcuni, fuori dai microfoni, hanno affermato che sono temi di cui dovrebbe occuparsi il Parlamento, mentre Letizia Arcara ha auspicato in maniera esplicita che l’atto non venga trattato dal massimo consesso civico. Il presidente Sturiano, da parte sua, ha difeso il diritto della collega a presentare la mozione. Sarebbe però interessante capire quando l’atto verrà messo in trattazione. Chiaramente, si tratta di un’iniziativa potenzialmente divisiva, considerato che presso l’assise marsalese siede un portavoce del M5S, inevitabilmente vicino al governo Conte, e alcuni consiglieri sono considerati in fase di avvicinamento al leader leghista, che ha dato mandato ai suoi plenipotenziari in Sicilia di rafforzare le proprie truppe.  Va comunque sottolineato che a Sala delle Lapidi si sono discussi in diverse occasioni ordini del giorno chiaramente politici, legati a temi di carattere nazionale che, inevitabilmente, toccano la sensibilità di tutto il Paese e che la proposta di una mozione di censura parlamentare nei confronti di Matteo Salvini è anche oggetto di una petizione on line promossa dalla segretaria nazionale di Possibile Beatrice Brignone, che ha già raccolto quasi 180 mila adesioni.

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