Parecchi consiglieri comunali di Marsala hanno scritto al sindaco Massimo Grillo per chiedere l’istituzione di una “zona rossa” nel centro urbano per motivi di sicurezza pubblica. Gli esponenti di Sala delle Lapidi si dicono “… preoccupati per l’escalation di episodi criminali verificatisi da alcuni anni e con sempre maggiore frequenza nel centro urbano di Marsala” e intendono sottoporre all’attenzione del primo cittadino la grave situazione che si sta sviluppando. Nella nota firmata per la precisione da tutti i consiglieri presenti alla seduta d’Aula dello scorso 21 ottobre si legge: “Negli ultimi mesi si sono moltiplicati i casi di violenza, spaccio di sostanze stupefacenti, danneggiamenti e altri atti criminosi che hanno compromesso il senso di sicurezza della cittadinanza, in particolare nelle ore serali e notturne. Tali episodi, spesso riportati anche dagli organi di stampa locali, destano forte allarme sociale e richiedono un intervento urgente e coordinato delle autorità competenti”. La richiesta è quella di inoltrare al Prefetto la proposta di una “zona rossa” intesa come a particolare sorveglianza e controllo da parte delle forze dell’ordine, al fine di prevenire ulteriori episodi criminali e garantire il ripristino dell’ordine pubblico. Adesso la parola passa a Massimo Grillo e al suo ruolo istituzionale, viste le troppe risse che continuano a verificarsi nel centro città.
Parola ai commercianti del centro
Abbiamo sentito un poco a macchia di leopardo commercianti delle principali vie del centro. “Dopo la crisi economica che ci sta costringendo alla chiusura quasi tutti – ha detto T. F. – quella della situazione relativa all’ordine pubblico è la problematica principale. Non abbiamo capito bene cosa vogliono fare al comune, di certo di promesse ne abbiamo avute tante soprattutto alla vigilia delle scadenze elettorali. Ma non si è visto nulla”. Tra quanti hanno scelto di rilasciarci una dichiarazione, la richiesta principale se non esclusiva è quella dell’aumento delle forze dell’ordine a presidio delle principali vie del centro. “Quando la sera chiudo la mia attività – ci ha detto Margherita R. – ho la preoccupazione di raggiungere la mia vettura che inevitabilmente si trova parcheggiata in una delle strade limitrofe. Già alle otto sembra notte fonda. Poi ho la preoccupazione di madre. I miei figli sono poco più che adolescenti e cominciano ad uscire la sera dei fine settimana. Sento di risse continue che sfociano in veri e propri duelli tra bande. Come possiamo stare tranquilli?”. Rimane da constatare che la quasi maggioranza dei nostri interpellati ha detto che molta responsabilità è da addebitare alla presenza di giovani ragazzi di colore. Particolare e meritevole di approfondimento è stata la proposta di Franco il quale sostiene che il sequestro dei mezzi elettrici in uso degli extracomunitari (per la verità non solo n.d.r.) come monopattini e piccole bici, servirebbe per disciplinare anche l’ordine pubblico.

Passalacqua: “L’esempio di Agrigento anche a Marsala”
L’esponente Rino Passalacqua in merito ha dichiarato: “Purtroppo mi rendo conto che le azioni che vengono poi messe in atto fino adesso non hanno prodotto una controtendenza. Sarà per mancanza di mezzi o per sottovalutazione del fenomeno, negli ultimi anni con cadenza settimanale, si verificano risse, spaccio alla luce del sole, atti di bullismo, baby gang, estorsioni, rapine, accoltellamenti, ricordo la ragazza sul lungomare e il giovane colpito dal machete, c’è stato anche un morto anni fa. E la gente ha paura, siamo prigionieri all’interno della nostra stessa città. Qualche mese fa nelle stanze del sindaco si è svolto il Comitato di Pubblica Sicurezza col prefetto, il Procuratore della Repubblica e i comandanti delle forze dell’ordine. Un gruppo di consiglieri comunali al termine dell’incontro ha evidenziato la pericolosità delle situazioni di microcriminalità e che ci sono esempi propositivi non molto distanti a noi. Ad esempio ad Agrigento, dopo alcuni casi di violenza, drappelli di forze dell’ordine a piedi hanno messo in atto delle ronde dinamiche di controllo e i cittadini sono tornati a vivere il centro città. Perchè non possiamo farlo anche noi? A Marsala stanno chiudendo i negozi, il centro si sta svuotando e molti sono preoccupati per i figli che hanno il diritto di vivere la loro giovinezza in maniera spensierata ma consapevole. Le zone rosse sono dei perimetri in cui vengono istituite delle regole di sicurezza ferree con l’inasprimento di Daspo. Adesso il sindaco può fare valere questa proposta nelle sedi istituzionali competenti”. Basta minimizzare.