PalaDaidone, aula deserta: la maggioranza trapanese diserta il Consiglio e sfida Antonini

redazione

PalaDaidone, aula deserta: la maggioranza trapanese diserta il Consiglio e sfida Antonini

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mercoledì 22 Ottobre 2025 - 07:27

Non è stato il boato dei tifosi né l’eco del dibattito cittadino ad animare ieri l’Aula consiliare di Trapani. Alla seduta straordinaria convocata per discutere della convenzione sul PalaDaidone mancheranno i protagonisti principali: i consiglieri di maggioranza. Una decisione annunciata e messa nero su bianco in un documento ufficiale che parla di “alta responsabilità istituzionale”, ma che suona come una chiara risposta politica alle pressioni mediatiche degli ultimi giorni. L’impianto sportivo, al centro di un acceso scontro tra il patron della squadra granata, Valerio Antonini, e l’amministrazione Tranchida, è diventato il pretesto per un confronto molto più ampio. Dopo le dimissioni dell’assessore allo sport e le tensioni emerse persino in Prefettura, la seduta straordinaria del Consiglio avrebbe dovuto rappresentare un momento di chiarimento. Ma il confronto, almeno per ora, salta.

Il motivo? Il mancato arrivo del parere legale richiesto dal Comune a uno studio romano, ritenuto fondamentale per affrontare con cognizione di causa il tema della convenzione. A questo si aggiunge l’assenza annunciata di figure chiave come il dirigente dell’Ufficio tecnico, il segretario comunale e lo stesso sindaco. La maggioranza, che aveva chiesto un rinvio di sette giorni, ribadisce la propria posizione politica: “Il nostro impegno per garantire il futuro del PalaDaidone e dei colori granata resta fermo – si legge nel documento – ma il confronto deve avvenire con tutti gli elementi tecnici e giuridici sul tavolo”. Il rinvio, però, non è stato accolto. E così, per regolamento, senza il numero legale – almeno 14 consiglieri – la seduta non potrà essere considerata valida. L’opposizione, insieme ad Antonini, rischia quindi di ritrovarsi sola in aula.

Più che un confronto sul merito della convenzione, oggi va in scena un test di solidità politica. Se la maggioranza reggerà alla prova dell’assenza, dimostrerà compattezza e tenuta. Per ora. Perché in politica, si sa, anche una settimana può cambiare tutto.

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