Sta per iniziare la scuola e arrivano gli aumenti dei libri

Gaspare De Blasi

Sta per iniziare la scuola e arrivano gli aumenti dei libri

Condividi su:

lunedì 18 Agosto 2025 - 06:21

Ormai ci siamo, tra meno di un mese le scuole apriranno i battenti e al fischio della campanella gli studenti di ogni ordine e grado prenderanno posto tra i banchi. Come ogni ogni anno i genitori si troveranno ad affrontare l’esoso costo dei libri e del materiale occorrente ai propri figli per affrontare l’anno scolastico. Come ogni mese di agosto intervengono le associazioni dei consumatori.

Oltre ai libri che subiranno un aumento stimato intorno all’1,7% per la scuola secondaria di primo grado e dell’1,8% per quella di secondo grado in linea con l’inflazione, le famiglie devono fare i conti con il corredo scolastico: zaini, astucci, quaderni, penne cancellabili e non, diari, pastelli, gomme, colla e chi più ne ha più ne metta.

Per la Federconsumatori gli aumenti avranno un impennata superiore all’inflazione.

“Una spesa che nel 2025 – secondo il vice presidente di Federconsumatori Roberto Giordano – avrà un’impennata maggiore a quella dell’inflazione”.

L’associazione non ha ancora dati ufficiali ma è certa che le famiglie dovranno spendere di più. Giordano spiega anche il dietro alle quinte: “Siamo nell’ambito dei bisogni indotti. Il diario e lo zaino non sono un obbligo ma tutti li comprano. Il punto sta nel confronto con il potere d’acquisto che sta calando in maniera significativa. C’è un fattore culturale che induce a comprare ciò che costa di più. Sarebbe utile fare accordi con la grande distribuzione per andare incontro alle esigenze dei cittadini”.

Secondo le stime con un figlio che va alla primaria si potrà arrivare a sborsare più di 600 euro e alle superiori più di 800. D’altro canto basta entrare in un negozio anche non specializzato nel settore per rendersi conto che uno zaino per la scuola primaria può costare da 19,99 euro a 72,90 euro se è in formato trolley. Meno cari quelli per l’infanzia che possono andare da 5,50 euro a 12,90 euro come i grembiuli. I diari sul mercato se non hanno qualche marca particolare si possono acquistare a 9,20 euro ma si può arrivare a 18,90 euro mentre una scatola di pastelli va da 2,59 euro a 9,20. Infine i quaderni: tre si pagano circa 3,50 euro.

Il paragone con lo scorso anno.

Lo scorso anno, in media, l’uscita per articoli come zaini, astucci, penne e quaderni è stata di circa 161 euro. Per risparmiare molti genitori si orientano verso soluzioni a basso costo oppure molte famiglie chiedono una mano anche alla Caritas che da ormai qualche anno ha lanciato una campagna per raccogliere donazioni per comprare kit scolastici da dare a chi è in difficoltà. Per esempio lo scorso anno Caritas Pavia ha organizzato l’iniziativa “Back to school” dando un voucher da spendere nelle cartolibrerie convenzionate con l’ente diocesano a una cinquantina di famiglie.

Pericolo aumenti, Federconsumatori è preoccupata anche per la classe media.

“Ad avere difficoltà non è più solo chi è in povertà assoluta ma anche chi lavora in maniera autonoma”, dice ancora il vice presidente Roberto Giordano.

Per gli operatori del settore non ci saranno aumenti indiscriminati. La nota dolente del costo dei libri.

Altro punto d’osservazione è quello di Medardo Montaguti, presidente Federcartolai. Il numero uno della categoria è dal 1980 che lavora in questo settore e conosce clientela e mercato come le sue mani: “Secondo le nostre stime la cancelleria avrà esattamente il prezzo dell’anno scorso, ci sarà un leggero aumento per ciò che riguarda la plastica, +2%. Per gli zaini che incidono, sia il griffato che lo standard, avranno una media di 129 euro. La nota dolente sono i libri”. Nonostante l’Aie, l’Associazione italiana editori abbia parlato di una crescita pari all’inflazione, Montaguti registra un incremento che va dal 3 al 5% rispetto al 2024”.

Chi ha una cartolibreria o una cartoleria si trova ad avere a che fare con il calo demografico ma con due dati che consolano: l’abbandono della grande distribuzione e dell’online. “La gente – sottolinea il presidente di Federcatolai – sembra preferire il rapporto con la bottega per quanto riguarda la Scuola”.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta