Il Comune di Trapani, prima dell’incontro successivo del 19 agosto ha detto sì. Sì alla riassegnazione del Palashark (o Palazzetto Daidone) alla società di basket di Valerio Antonini. O almeno fino a quando non si risolvano alcune questioni burocratiche. In un documento si legge: “𝐿’𝐴𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑠𝑡𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 c𝑜𝑚𝑢𝑛𝑎𝑙𝑒, 𝑟𝑖𝑏𝑎𝑑𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑚𝑖𝑛𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑒 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑖 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑖𝑙𝑖 𝑎𝑠𝑐𝑟𝑖𝑣𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑓𝑢𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑙 s𝑖𝑛𝑑𝑎𝑐𝑜, 𝑙’𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑒𝑠𝑠𝑒 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑡𝑎̀ 𝑛𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑠𝑠𝑖𝑐𝑢𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑟𝑒𝑔𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑣𝑜𝑙𝑔𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙 C𝑎𝑚𝑝𝑖𝑜𝑛𝑎𝑡𝑜, continua a garantire 𝑙’𝑢𝑡𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑃𝑎𝑙𝑎𝑧𝑧𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑆𝑝𝑜𝑟𝑡 𝐸𝑡𝑡𝑜𝑟𝑒 𝐷𝑎𝑖𝑑𝑜𝑛𝑒 𝑠𝑖𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑃𝑖𝑎𝑧𝑧𝑎𝑙𝑒 𝐼𝑙𝑖𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑠𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖𝑣𝑎 2025/2026”. E ciò, si legge sempre nella nota, fermo restando l’assolvimento dei canoni elettrici e idrici – si pensa ad un conguaglio – nonchè degli adempimenti conseguenti alle posizioni fiscali e tributarie.

Ma le polemiche dei giorni scorsi non si placano e Antonini non è contento. Così produce un documento di risposta ad ogni parola del Comune, ovvero che la concessione era legittima, acquisita tramite regolare procedura di evidenza pubblica. Antonini continua ancora a parlare di “mettere in discussione la convenzione“, respingendo ogni pretesa di “un’eventuale gara pubblica” in quanto la convenzione per la gestione del Palashark ha durata di 3 anni e va rispettata secondo la società di basket. Antonini quindi pensa di individuare già un Palazzetto alternativo dove giocare la prossima stagione di serie A, facendo intendere di trasferire la squadra in città o chissà dove. Al termine del documento di risposta partono le “diffide”. Insomma Antonini non si accontenta.



