Analisi delle droghe nelle acque reflue, anche Trapani nella relazione parlamentare

redazione

Analisi delle droghe nelle acque reflue, anche Trapani nella relazione parlamentare

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martedì 01 Luglio 2025 - 06:00

Nonostante i dati ufficiali mostrino un trend in diminuzione per quanto riguarda il consumo di eroina in Italia, i risultati dell’analisi delle acque reflue urbane raccontano una realtà più complessa e in alcuni casi allarmante. A confermarlo è l’ultima relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze, redatta dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri su commissione del Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Anche Trapani è tra le città prese in considerazione dallo studio. L’indagine ha analizzato i residui metabolici delle principali sostanze stupefacenti presenti nelle acque reflue di 38 città italiane, rivelando un consumo medio di eroina pari a 1,2 dosi ogni mille abitanti, in netto calo rispetto alle 2,8 dosi registrate l’anno precedente. Tuttavia, non tutte le città seguono lo stesso andamento. Se da una parte Perugia, Campobasso, Ancona, Firenze, L’Aquila, Roma e Pescara evidenziano una significativa riduzione, altre come Terni e Verona mostrano un lieve incremento dei consumi. Le città dell’Italia centrale restano comunque le più esposte, con livelli di consumo ancora superiori rispetto ad altre aree del Paese.

Cannabis la sostanza più diffusa, seconda la cocaina

La cannabis si conferma la sostanza più diffusa in Italia. I consumi variano drasticamente: si passa dalle 14-15 dosi per persona a Vibo Valentia e Trapani fino a picchi di 95-100 dosi pro capite a Bologna, Roma e Olbia. L’analisi dei dati tra il 2020 e il 2022 indica un aumento del consumo in numerosi centri urbani, tra cui L’Aquila, Lucca, Milano, Roma, Belluno, Terni e Verona. La cocaina si posiziona come la seconda sostanza più diffusa in Italia. I livelli di consumo si attestano tra le 2 e 3 dosi a persona, un dato relativamente stabile ma comunque preoccupante per la portata sociale e sanitaria dell’uso di questa sostanza.

Un campanello d’allarme ambientale e sanitario

L’uso delle acque reflue per monitorare i consumi di droghe offre una fotografia oggettiva e anonima del fenomeno, slegata dalle autodichiarazioni o dai dati clinici, e si rivela quindi uno strumento sempre più prezioso per le politiche pubbliche. La relazione evidenzia come, nonostante il calo dell’eroina a livello nazionale, il consumo di sostanze come cannabis e cocaina rimanga diffuso e in crescita in molte aree urbane. Un trend che, se non affrontato con strategie efficaci di prevenzione, informazione e assistenza, rischia di compromettere non solo la salute dei cittadini, ma anche l’equilibrio sociale delle comunità coinvolte. Trapani non è immune alla diffusione delle droghe, non solo tra la popolazione, ma anche negli scarichi che finiscono nelle acque reflue. Serve una risposta forte, capillare e continua, perché anche le città apparentemente “virtuose” rischiano di diventare terreno fertile per un fenomeno in costante trasformazione.

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