Una visione nata oltre trent’anni fa prende finalmente corpo. È stato presentato nei giorni scorsi, nella cornice del Cinema Empire Le Saline di Nubia, il progetto esecutivo del Parco Baiata, un’opera fortemente voluta dalla comunità locale e promossa con determinazione dal Comune di Paceco e da un coordinamento di associazioni che da anni ne sostiene la realizzazione. L’idea di creare un parco nell’area del lago Baiata risale al lontano 1994. Allora, si trattava di un sogno visionario; oggi, dopo più di tre decenni di dibattiti, carte, progettazioni e battaglie civiche, si è arrivati a un progetto concreto, compiuto, finalmente cantierabile.
Presentato il progetto per il finanziamento FUA
Un traguardo celebrato pubblicamente con l’intervento del sindaco di Paceco, Aldo Grammatico, e di uno dei principali promotori storici dell’iniziativa, Totò Pellegrino, entrambi presenti all’incontro insieme al gruppo di progettisti che ha illustrato nel dettaglio l’opera. “Questa giornata è stata dedicata alla presentazione del progetto – ha dichiarato il sindaco Grammatico davanti a una platea attenta –. Abbiamo visto nel dettaglio quello che è stato il lavoro dei tecnici e quello che prevede appunto la loro idea progettuale, dopodiché si passerà al tavolo del finanziamento, il FUA, dove concorriamo con tutti i comuni della provincia, ognuno con la propria progettazione. Riteniamo che il nostro progetto possa vantare anche qualche punto in più, proprio perché ricopre un interesse territoriale che va oltre i confini comunali. Confidiamo possa essere tra quelli finanziati e, soprattutto, realizzati”. Il riferimento è ai Fondi per le Aree Urbane (FUA), risorse regionali e comunitarie destinate a progetti di rigenerazione e sviluppo locale. Il Parco Baiata punta ad accedere a tali fondi, con una proposta ricalibrata rispetto al progetto preliminare del 2014: alcune opere previste allora sono state eliminate per rispettare le prescrizioni dell’Assessorato regionale all’Energia e gli indirizzi della Soprintendenza ai Beni Culturali, con una conseguente riduzione dei costi da 7 a circa 3 milioni di euro, oneri e IVA inclusi.
Nuove attrezzature e riqualificazione per il Parco
La parte attrezzata del parco sarà contenuta, estendendosi dall’ingresso fino alla bretella che collega via Sapone a via Castelvetrano. Le principali opere previste comprendono una pista ciclopedonale, un teatro di tipo greco, un campo di tiro con l’arco, un’area fitness, spazi per picnic e altri piccoli interventi. È inoltre previsto un importante lavoro di riqualificazione ambientale: alcuni eucalipti morti o instabili saranno sostituiti con lecci, alberi autoctoni della macchia mediterranea, per favorire un ecosistema coerente con il paesaggio e più resiliente.
Da sogno a progetto di sviluppo per Paceco
A raccontare il lungo percorso che ha condotto fino al progetto esecutivo è stato con voce carica di emozione Totò Pellegrino, una delle anime storiche del progetto: “Questo progetto, nel PRG, veniva definito come l’asse portante dello sviluppo urbanistico di Paceco. È una scelta che valorizza il territorio, che crea condizioni di sviluppo. Da Paceco passano molti turisti, ma non si fermano: vanno a Mozia, a Segesta, altrove. Noi dobbiamo creare un’offerta turistica e il Parco Baiata può essere uno dei punti fermi, insieme alla Chiesa del Rosario, della nostra proposta turistica”. Le parole di Pellegrino raccontano bene il senso di un’infrastruttura verde che aspira non solo a rigenerare uno spazio naturale, ma a ricucire un legame tra cittadinanza, paesaggio e futuro. Un parco, dunque, come progetto culturale, ambientale e sociale, che da sogno può ora finalmente diventare realtà. Nel silenzio operoso del Cinema Empire si è così respirata un’atmosfera di attesa e speranza. Un passaggio cruciale, quello della presentazione pubblica, che segna l’inizio della corsa verso il finanziamento e, si spera, verso l’apertura del cantiere. Paceco, dopo trent’anni, è pronta a restituire al suo lago il ruolo che merita: quello di cuore verde del territorio.