Le città trapanesi sono sempre più nel mirino di immigrati della cosiddetta “seconda generazione”, protagonisti di risse e rapine e in generale di baby gang. Non si può più stare tranquilli. Complice probabilmente l’impegno delle forze dell’ordine nel Raduno Nazionale dei Bersaglieri, nei giorni scorsi è successo di tutto a Marsala: macchine prese di mira in centro o in periferia – e persino nel parcheggio dell’ospedale “Paolo Borsellino” – vetri rotti e gomme tagliate come è accaduto in una via parallela alla via Mazzini sabato scorso, con grande rabbia da parte di chi ha trovato la propria auto con le ruote a terra. Cosa accadrà in estate? Quando tutto si sposterà verso i litorali? C’è inevitabilmente bisogno di un Piano sicurezza molto più severo, sia a Marsala che a Trapani, Mazara e in altre realtà che vivono tale situazione preoccupante. Nella città del Satiro, ad esempio, un gruppo di giovani di Nuovo Vento del Sud ha realizzato anche un video in cui racconta l’allarme violenza in città rivolgendo anche delle proposte.

Se Milano è in balia dei ‘maranza’, qui poco ci manca che non vengano chiamati così. Ma siamo vicini. E ci si chiede: le Amministrazioni fanno abbastanza? Possono fare di più? Si raccordano con le istituzioni provinciali e regionale e con le forze dell’ordine per migliorare la vivibilità dei centri cittadini? Il Piano sicurezza varato dalla Prefettura è realmente efficace?