Chi è Papa Leone XIV, il primo pontefice americano moderato e agostiniano che punta alla sfida sociale

redazione

Chi è Papa Leone XIV, il primo pontefice americano moderato e agostiniano che punta alla sfida sociale

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venerdì 09 Maggio 2025 - 06:00

Robert Francis Prevost è stato eletto Papa e successore di Pietro. Nel dopo Bergoglio qualcuno pensava bene, il nuovo Pontefice sarebbe stato eletto in pochi scrutini e difatti Papa Leone XIV, questo il nome scelto, è stato scelto dai cardinali al quarto scrutinio, come Ratzinger, ovvero il primo nel pomeriggio di ieri. Ma pensavano male sulla scelta: non è ricaduta su un italiano ma su un americano. E i segnali che il nuovo papa fosse americano, per il vero, c’erano tutti: dalla donazione milionaria di Trump, alla sua forte presenza condizionante, alla foto apparsa sui profili della Casa Bianca con il Presidente degli USA vestito proprio da Pontefice. Prevost, nato a Chicago, ha doppia cittadinanza, statunitense e peruviana oltre che origini francesi e pare altresì italiane, ed è stato stretto collaboratore del suo predecessore Francesco. Ha 69 anni, 70 a settembre, ed è stato a lungo missionario in Perù. È membro degli Agostiniani ed ha una laurea in Matematica e Filosofia.

Cosa più importante, è il primo Papa statunitense e, una volta eletto ed affacciatosi ai fedeli, a differenza di Bergoglio, ha scelto di indossare il drappo rosso più austero. Prevost dal 2001 al 2013 è stato priore generale della Congregazione e vescovo di Chiclayo, in Perù. Ora guida il Dicastero per i vescovi ed è presidente della Pontificia commissione per l’America Latina. Ha un profilo centrista e pragmatico, anche moderato, capace di mediare e forse per questo, la scelta ‘strategica’ e politica è ricaduta sul suo nome. “La pace sia con tutti voi – le sue prime parole dalla finestra di San Pietro -. Questo è il primo saluto del Cristo risorto, il buon Pastore. Vorrei che la pace raggiungesse le vostre famiglie, tutti i popoli, tutta la terra. La pace sia con voi. Una pace disarmata, disarmante, umile. Dio ci ama tutti, incondizionatamente“.

Ancora conserviamo nelle nostre orecchie la voce di papa Francesco, che benediva Roma, e il mondo intero, il giorno di Pasqua. Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione. Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti. E il male non prevarrà: siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi, andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo, Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce. L’umanità necessita di lui come il ponte per essere raggiunti da Dio e dal suo amore. Aiutateci a costruire ponti, con il dialogo, per essere sempre in pace. Grazie a Papa Francesco». «Vorrei ringraziare tutti i fratelli cardinali che hanno scelto me per essere successore di Pietro, per camminare insieme a voi per cerare la pace, la giustizia, e lavorare con gli uomini e le donne, fedeli a Gesù Cristo, per essere missionari“. Un Papa che ha voluto subito parlare di pace e di persone deboli, rimettendo la Chiesa al centro del suo ruolo di fede, di umanità, ma senza lasciare la dottrina.

Prevost però, viene considerato come “il meno americano” tra i cardinali, ma può fare da trait d’union tra USA e Europa. Perchè ha scelto il nome Leone XIV? Il primo Papa Leone della storia va ricercato nel quarto secolo, l’ultimo, ovvero Vincenzo Gioacchino Pecci, fu eletto 256° vescovo di Roma il 20 febbraio 1878 e rimase in carica fino alla sua morte nel 1903. Pecci, nunzio apostolico in Belgio, vescovo di Perugia e Camerlengo, nel 1878 fu eletto Papa, succedendo a Pio IX. La sua opera più celebre, l’enciclica Rerum Novarum, pubblicata nel 1891, rappresenta un punto di svolta nella dottrina sociale della Chiesa. Il documento affrontava le questioni legate ai diritti dei lavoratori e alla giustizia sociale; sollecitava la nascita di sindacati operai, incoraggiava i rapporti di lavoro fondati sulla solidarietà cristiana e riconosceva la necessità di un intervento dello Stato nei conflitti tra capitale e lavoro. Quindi la sfida sociale è quella su cui Papa Leone XIV potrebbe puntare. Si dice che sia moderato su alcune tematiche e più conservatore per quanto concerne i diritti della comunità LGBTQ+, ma un buon Papa sa che siamo tutti figli di Dio.

Inoltre Papa Leone XIV, ha subito concesso l’indulgenza plenaria ai fedeli, quelli in piazza o dietro i mezzi di informazione e delle nuove tecnologie. Per la Chiesa Cattolica l’indulgenza è la remissione totale della pena temporale dovuta per i peccati già perdonati, che il fedele può ottenere per sé o per i defunti. In altre parole, quando una persona si confessa, riceve il perdono dei peccati (la colpa è cancellata), ma resta comunque un “debito” davanti a Dio, cioè la pena temporale dovuta per il disordine causato dal peccato. L’indulgenza plenaria cancella proprio questa pena, liberando totalmente l’anima da ogni conseguenza del peccato. Un suo amico agostiniano fiorentino – studiarono insieme a Roma – svela una curiosità: pare che Papa Leone XIV gli abbia confidato: ‘La vittoria della Roma è il primo miracolo di Francesco dopo la morte’. Una curiosità ci si chiede: Papa Prevost sceglierà come alloggio Santa Marta come Papa Francesco o la più classica sede del Palazzo Apostolico del Bramante a San Pietro?

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