In un periodo in cui la salvaguardia dell’ambiente dovrebbe rappresentare una priorità inderogabile, continuano ad emergere episodi di grave irresponsabilità. Il recente intervento dei Carabinieri a Favignana e a Calatafimi-Segesta mette ancora una volta in luce una realtà allarmante: il persistente e sconsiderato smaltimento abusivo di rifiuti, in particolare materiali edili, in aree non autorizzate. Azioni compiute con superficialità e in spregio delle leggi ambientali, che compromettono territori già fragili e dimostrano una preoccupante assenza di coscienza civica. Il sequestro dei mezzi utilizzati e la denuncia dei responsabili rappresentano un doveroso segnale di fermezza, ma non bastano a fermare una deriva che minaccia il patrimonio naturale e la salute pubblica.
I Carabinieri hanno denunciato un isolano di 60 anni per attività di gestione rifiuti non autorizzata. L’uomo sarebbe stato sorpreso, in località Torretta, a smaltire, da un autocarro, rifiuti edili all’interno di una cava in disuso. I militari, oltre a denunciare il 60enne, hanno anche sequestrato il mezzo. Analogo intervento è stato espletato, questa volta dei Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura di Palermo, Distaccamento di Trapani, a Calatafimi, che hanno denunciato un 54enne a bordo del proprio autocarro carico di materiale di demolizione, risultato privo delle previste autorizzazioni. Oltre alla denuncia dell’uomo è scattato anche qui il sequestro del mezzo.