Marsala torna a celebrare il 25 aprile nell’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo. In prima fila, come ogni anno, la locale sezione dell’Anpi, guidata dal nuovo presidente Gaspare Galfano.

Ci sono tante ragioni per cui, quest’anno, ricordare il 25 aprile assume un senso anche più forte rispetto al passato…
Senza dubbio. I 56 conflitti che attualmente ci sono nel mondo ci chiedono di esserci e impegnarci perchè le armi tacciano. Non è possibile che nel 2025 abbiamo ancora la guerra dietro le porte di casa. E sono preoccupato anche per il nostro Paese.
In tanti hanno la sensazione che i valori conquistati 80 anni fa siano diventati più precari…
C’è un attacco frontale da parte di alcune istituzioni che non riescono nemmeno a pronunciare esplicitamente alcune parole, né a parlare di lotta al nazifascismo. Ringrazio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che con grande puntualità mette i puntini sulle i, evitando un oblìo che sarebbe disastroso per la nostra Italia.
E’ il suo primo 25 Aprile da presidente dell’Anpi di Marsala. Che taglio intende dare a questo incarico?
Intendo agire in piena continuità con Pino Nilo, sperando di fare bene come lui. Come dicevo, c’è grande preoccupazione per questo momento, segnato da guerre e nuovi dispotismi. La democrazia ha bisogno di un bilanciamento, che si basa sulla separazione dei poteri – esecutivo, legislativo e giudiziario – e sull’indipendenza dell’informazione. Purtroppo le funzioni di controllo sembrano tutte sotto attacco, in questo momento. Ed è dunque necessario che l’Anpi e tutte le forze democratiche ci siano.
Si è parlato molto dell’invito del Ministro Musumeci a celebrare il 25 aprile “con sobrietà”, alla luce dei cinque giorni di lutto proclamati per la morte di Papa Francesco.
Mi rivedo pienamente nelle parole di Pierluigi Bersani: nelle piazze del 25 aprile ci saranno lacrime e applausi per Papa Bergoglio. Tutto il resto è altro.
Le nuove generazioni sono anagraficamente molto lontane da quelle che lottarono per la Liberazione. Come intendente veicolare il valore della memoria nei più giovani?
Intendiamo rafforzare i rapporti con le scuole. Proporremo un protocollo di intesa a tutti gli istituti scolastici per raccontare ai ragazzi la storia di giovani come loro, o poco più grandi, che scelsero di sacrificare la propria vita per fare in modo che la democrazia si affermasse.
L’impegno dell’Anpi, naturalmente, va oltre il 25 Aprile. A quali altre iniziative state lavorando?
Stiamo riprendendo la vicenda del Milite Ignoto, affinchè gli venga data una più idonea collocazione al cimitero di Marsala, al centro della cappella votiva. In più, torneremo a impegnarci per dare all’Anpi una sede comunale più dignitosa, che possa consentire ai visitatori della nostra città di conoscere le storie dei 130 partigiani marsalesi che contribuirono alla Liberazione.