Mazara: sequestrati dalla Guardia Costiera circa 100 Kg di novellame di sarda

redazione

Mazara: sequestrati dalla Guardia Costiera circa 100 Kg di novellame di sarda

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venerdì 28 Febbraio 2025 - 11:30

Mercoledì 26 febbraio 2025 è stata effettuata una attività di polizia marittima, che si è protratta per l’intera giornata nella frazione di Marinella di Selinunte nel Comune di Castelvetrano, ad opera del personale militare appartenente alla Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo e all’Ufficio Circondariale Marittimo di Sciacca.

I dettagli dell’intervento

L’operazione scaturisce da una attività di intelligence posta in essere dal personale militare del Comando di Sciacca attraverso la quale è stato possibile rinvenire, occultati in banchina e in un tratto non facilmente accessibile, 3 fusti in plastica contenenti oltre 100 Kg di novellame di sarda pronto ad essere immesso illegalmente nella filiera commerciale della pesca.

Il controllo è iniziato nell’ambito di giurisdizione dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sciacca ma si è protratto sul territorio di competenza della Capitaneria di porto di Mazara del Vallo dove è attraccata l’unità sospetta. Unitamente al rinvenimento ed al successivo sequestro dell’ingente quantitativo di novellame di sarde, i militari hanno concluso una ulteriore operazione sempre nello specifico settore del contrasto alla pesca di frodo che ha consentito, a seguito dell’ispezione su un motopesca iscritto nei registri Navi Minori del Compartimento Marittimo di Mazara del Vallo, il rinvenimento di una rete a circuizione non conforme in quanto modificata con il posizionamento di un “velo” per setaccio al sacco che rende l’attrezzo da pesca vietato dalla normativa di settore.

Sequestri e sansioni operati dai militari.

Anche la rete di circa 130 metri è stata posta sotto sequestro e al proprietario della stessa veniva comminata una sanzione amministrativa pari a € 2.000,00, mentre l’intero quantitativo di novellame di sarda sarà distrutto in quanto giudicato non idoneo al consumo umano da parte dei veterinari dell’Azienda Sanitaria Provinciale chiamati dai militari della Guardia Costiera.

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