Marsala, il Consiglio approva una variante al piano urbanistico

redazione

Marsala, il Consiglio approva una variante al piano urbanistico

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mercoledì 29 Gennaio 2025 - 11:06

Con le solite immancabili comunicazioni da parte dei consiglieri, ha preso il via la seduta del consiglio comunale di martedì 28 gennaio.

Pino Carnese ha evidenziato i disagi per i malati che necessitano di cure, costretti a lunghe attese e a recarsi in visita medica in altri comuni della provincia. Mario Rodriquez ha lamentato lo stato delle strade, sconnesse e senza manutenzione in diverse zone (via E. Del Giudice e via Falcone). Flavio Coppola è intervenuto sullo stesso problema sanità, nonché riguardo sia alle isole ecologiche che non ricevono rifiuti tessili. Pino Ferrantelli, dopo alcune considerazioni sui problemi sanitari, ha chiesto l’intervento dell’Amministrazione per la mancanza di illuminazione sul Lungomare, di competenza del Libero Consorzio. Massimo Fernandez ha sollecitato la piantumazione di alberi mancanti in via Garibaldi. Su alcuni punti è intervenuto l’assessore Francesco Marchese, fornendo chiarimenti.

Concluse le comunicazioni, il Consiglio ha avviato la trattazione del punto riguardante “Ampliamento dello stabilimento vinicolo Donnafugata, comportante variante allo strumento urbanistico”. Dopo la relazione dell’assessore Salvatore Agate, di Leo Orlando (Commissione attività produttive), di Flavio Coppola (Commissione urbanistica) e gli interventi di diversi consiglieri, gli aspetti tecnici sono stati illustrati dal geometyra del comune Galfano. Votato l’atto – approvato all’unanimità – il presidente Enzo Sturiano ha chiuso i lavori aggiornandoli al 30 gennaio, alle ore 17:00.

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Un commento

  1. I consiglieri comunali di Marsala sono afflitti dalla sindrome del nome che portano. Si chiamano “consiglieri” e danno continuamente consigli. Poi, non si curano minimamente di metterli o farli mettere in pratica. Hanno fatto il loro dovere di consiglieri e, dopo aver consigliato, chi s’è visto, s’è visto. Periodicamente, per i consigli forniti, a volte buoni, a volte scadenti, ricevono gli emolumenti.
    Lo scopo di fare periodicamente le elezioni è di eleggere i nuovi e possibilmente migliori consiglieri, che avranno la stessa sindrome del nome che portano entrando nell’aula del Palazzo 7 Aprile. I nuovi consiglieri continueranno la saga, e la sindrome, dei consiglieri precedenti. Nominati per consigliare, è pure buona cosa che i loro consigli non siano da nessuno accolti e messi in pratica, essendo a volte scadenti. Se si va a sentire i consigli dei consiglieri nei consigli comunali – si possono ascoltare anche in video sul pc -, si resta sbalorditi da come gli stessi consigli siano espressi in modo sgrammaticato.
    I consiglieri comunali non sono solo afflitti dalla sindrome del nome che portano, ma anche dalla scarsa conoscenza della lingua italiana. Se si consentisse ai consiglieri, o si facesse obbligo, di esprimersi in dialetto, sarebbe meglio: non dovendosi avventurare, nell’esporre i loro consigli, fra le forche caudine della grammatica, potrebbero dare consigli più comprensibili e migliori. meritando perciò gli emolumenti periodici, che, allo stato attuale, sembrano eccessivi per la qualità dei consigli stessi.

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