“I cani randagi all’ospedale di Marsala verranno portati nel nisseno, vergogna”

redazione

“I cani randagi all’ospedale di Marsala verranno portati nel nisseno, vergogna”

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giovedì 09 Gennaio 2025 - 06:30

Nelle scorse settimane varie sono state le segnalazioni di cani randagi nei pressi dell’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala. In particolare uno di questi è stato visto rifugiarsi dentro il nosocomio. Altri stazionano di modo che chi accede in ospedale abbia dei problemi e venga attaccato da questi. Insomma, i pazienti o le persone che si recano nella struttura di Cardilla hanno manifestato paura in un contesto, spesso, di condizioni di salute molto precarie. Dopo queste segnalazioni il Comune di Marsala ha preso provvedimenti ma, non avendo disponibilità di box in cui detenere ulteriori animali in Canile, ha deciso di trasferire i cani che stazionano nei pressi dell’ospedale in un canile convenzionato a Butera, in provincia di Caltanissetta, snaturando il principio tale per cui gli animali andrebbero lasciati nel loro habitat, dove facilmente possono procacciarsi il cibo. In pratica una difficile situazione da districare.

Ad intervenire contro il provvedimento del Comune di Marsala, sono gli animalisti, in particolare Randagi del Sud: “Questi animali innocui, amati ed accuditi da gran parte del personale sanitario, regolarmente microchippati e seguiti dal punto di vista sanitario saranno domani privati della loro libertà. Passeranno dal vivere sereni, con la possibilità di rotolarsi nell’erba e di ricevere coccole da chiunque si trovi a passare di là, al vivere reclusi in un box. Pensate sia accettabile tutto ciò? Siamo indignati, perché questi animali non hanno scelto di venire al mondo, sono frutto di incuria ed abbandoni, adesso dovranno rinunciare anche alle cure delle persone che li hanno accuditi con amore fino ad ora. Sono 5 cani adulti, pensate che sia facile trovare casa per loro? Gridiamo vergogna”. Ne consegue l’appello per chi volesse adottarli: “Rimarranno al canile di Marsala per 48/72 ore al massimo”, poi verranno trasferiti. Qui le immagini degli animali.

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