“I nostri figli non sono mostri”, parlano le madri dei responsabili della violenza di gruppo a Palermo

redazione

“I nostri figli non sono mostri”, parlano le madri dei responsabili della violenza di gruppo a Palermo

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martedì 19 Novembre 2024 - 13:55

Sono stati tutti condannati i responsabili dello stupro di gruppo commesso nella notte tra il 6 il 7 luglio 2023 al Foro Italico di Palermo. Adesso a parlare sono le mamme dei giovani, che in maniera molto confusionaria, disapprovano lo stupro, difendono i figli e poi affermano che di violenza non si è trattato. “I nostri figli hanno sbagliato perché non si va in sette con una dama“, dicono Loredana Mamone, Ornella Valenti e Francesca Mortillaro, rispettivamente mamme di Gabriele di Trapani, Angelo Flores e Christian Maronia, ma “non sono dei mostri”. Mamme che poi sono state insultate sui Social dopo che sono usciti i nomi dei giovani coinvolti. Come sottolineano i loro avvocati “... nonostante la richiesta fatta per avviare percorsi per uomini maltrattanti, dato il linguaggio disgustoso che hanno usato riferendosi alla ragazza, nessuna associazione ha accettato di seguirli”.

“Per l’educazione che ho dato a Gabriele non si doveva unire a questo gruppo, non si doveva lasciare coinvolgere, ha sbagliato”, afferma Loredana Mamone che poi però dice che la ragazza era d’accordo e che “non si fa sesso così, in gruppo, in mezzo alla strada come i cani”, aggiungendo: “Poi, col passare dei giorni, man mano che venivano fuori i contorni di questa vicenda, ho capito che non ha stuprato nessuno”. Suo figlio Gabriele Di Trapani, però, deve scontarli in carcere 7 anni.

Più dura la madre di Christian Maronia, anche per lui 7 anni di carcere: “Un ragazzo solare, socievole, che lavorava con mio marito nella vendita di frutta e verdura e che aveva fatto anche un corso per saldatore. Christian ha anche una promessa sposa, sempre la stessa, che non ha mai dubitato di lui, io sì ma lei no… Lui mi disse che non è stato uno stupro” afferma Francesca Mortillato. Più duro il padre di Christian al momento dell’arresto: “Se le cose stanno come racconta questa ragazza dimenticati la mia faccia. 4 o 5 avvocati ci hanno detto che non volevano difenderlo. Lui ci disse che aveva sbagliato e che si sentiva una merda…”.

Angelo Flores (che deve scontare 7 anni) era l’unico a conoscere la ragazza e l’unico che non ha partecipato alla violenza, commettendo però il grave gesto di filmarla. Ora parla la madre Ornella Valenti: “Mio figlio ha detto subito ai carabinieri del video, è stato lui a sbloccare il telefonino e a consegnarlo. C’è un altro video in cui ha dei rapporti sessuali con la ragazza, mi ha detto che era sempre lei a chiedere di filmare. Mi disse che aveva conosciuto una ragazza, che il suo promesso sposo la maltrattava, ma che non si voleva affezionare. Si frequentavano, tanto che avevano avuto anche rapporti consenzienti”. Poi continua: “Angelo mi disse ‘mamma, non capisco perché fa la denuncia ora visto che è successo a luglio. Mio figlio deve pagare ma per ciò che realmente ha fatto”.

La Valenti dice infine: “Hanno pubblicato la mia foto e quella degli altri miei figli, mi definivano cagna e prostituta, ma che c’entrava tutto questo odio. Ora per fortuna il clima è cambiato, la gente ha capito – continua – Non riusciamo ad andare ai colloqui con Angelo per problemi economici, mio figlio più piccolo però non sa che lui è in carcere, non sa nulla di tutta questa storia. Gli abbiamo detto che Angelo lavora fuori e quando siamo andati a trovarlo lui mi ha chiesto: ‘Ma perché Angelo lavora in un posto così brutto?’”.

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