I Guardiani del Territorio – associazione che riunisce diversi agricoltori trapanesi – denunciano il gravissimo e scandaloso ammanco delle somme previste dall’articolo 86 della Legge 31 gennaio 2024, n. 3, destinate al sostegno del settore vitivinicolo siciliano. “È inaccettabile che, in un momento di crisi acuta per i viticoltori, colpiti dall’emergenza della Plasmopara viticola, il governo regionale abbia disatteso le sue responsabilità, lasciando svanire nelle nebbie dell’inefficienza e della mala gestione milioni di euro vitali per la sopravvivenza delle nostre aziende agricole. Nonostante gli impegni assunti con l’approvazione della legge – affermano i Guardiani -, che stabiliva la messa a disposizione di fondi specifici entro un limite massimo annuale di 12.500 migliaia di euro per gli anni 2024 e 2025, la realtà che oggi emerge è quella di un disastro amministrativo di proporzioni immani. A mesi dall’entrata in vigore della normativa, i contributi promessi sono scomparsi dalle casse regionali, privando i viticoltori di risorse cruciali per far fronte a una crisi devastante. Come se non bastasse, il giorno 15 ottobre il Governo regionale ha presentato in aula il DDL 809, variazioni di bilancio di previsione della Regione per il triennio 2024-2026 con una dotazione complessiva di circa 300 milioni di euro, senza destinare un solo euro al comparto vitivinicolo e senza porre rimedio al furto dei 25 milioni previsti dall’articolo 86 della Legge 3/2024 in favore dei viticoltori colpiti dalla peronospora. Un atto di negligenza e disprezzo verso un settore vitale per l’economia della nostra isola”.
Gli agricoltori si chiedono: “Dove sono finiti i fondi? Questo è il quesito a cui la Regione deve dare risposta immediata. Chiediamo al governo regionale e all’assessore per l’Agricoltura di dare spiegazioni chiare e di assumersi le proprie responsabilità. Non è più accettabile nascondersi dietro scuse burocratiche o ritardi amministrativi, mentre la nostra terra e il nostro comparto agricolo collassano sotto il peso di una gestione inadeguata e disastrosa. Esigiamo che i fondi previsti siano restituiti immediatamente e che venga avviata un’inchiesta per fare piena luce su quanto accaduto. Il nostro settore vitivinicolo, già provato dalla crisi climatica, dai mercati instabili e dalle difficoltà produttive, non può più tollerare l’inerzia e l’incompetenza di chi ha il dovere di tutelare le nostre eccellenze e il nostro futuro. I Guardiani del Territorio non staranno a guardare mentre si consuma questo scempio. Siamo pronti a mobilitarci in tutte le sedi istituzionali e legali per ottenere giustizia per i viticoltori della Sicilia occidentale. Il governo regionale risponda o si faccia da parte. La pazienza è finita”.