Voi naturalmente fate come volete, ma noi sentiamo che sia giunto il momento di stringerci attorno al ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste nel governo Meloni, Francesco Lollobrigida (che avendo sposato la sorella della premier è anche suo cognato, ma in questo contesto la cosa è marginale, la riportiamo così, tanto per ricordare che anche i “grandi” tengono famiglia). Lollobrigida è alle prese con la grande siccità che sta devastando l’economia agricola italiana, ma questo non è colpa sua, per quanto non abbia proposto nessuna iniziativa di governo per contrastarne gli effetti (noi che siamo completamente ignoranti proporremmo una danza della pioggia, hai visto mai…).
E’ a capo del dicastero della sovranità alimentare, e anche qui noi che pur di mangiare, non so se ci capite…. non abbiamo capito di cosa si tratta, ma forse neppure il nostro è tanto addottrinato del settore. Di foreste neppure a parlarne, in un unica occasione appena insediato a chi gli chiedeva cosa avrebbe fatto per il settore, rispose che trattandosi di alberi sarebbero cresciuti ( e si sarebbero moltiplicati, vero ministra Eugenia Maria Roccella con delega alle famiglie?) e quindi la politica non si doveva interessare. E allora, visto che sotto i capelli c’è qualcosa, che ci sto a fare io qui avrà pensato Lollobrigida? Ed ecco la geniale intuizione: faccio una nomina. Questo governo nel tema specifico sta superando tutti, ma il nostro aveva in serbo una carta da 90. “Intanto nomino una eccellenza, avrà pensato. Ma non un eccellenza nel campo ma proprio un titolato specifico”. Ed ecco arrivare l’ex prefetto (eccellenza appunto) Enrico Caterino già prefetto di Ravenna; ma l’intuizione sta nell’incarico: commissario straordinario per combattere il dilagare del granchio blu. Dato che si tratta di un governo di coalizione si è sentito anche con il collega Gilberto Pichetto Fratin originario d Veglio, in provincia di Biella ed esperto economista (vuoi vedere che si vogliono vendere i granchi blu? ).
Che il granchio in questione stia causando danni a tutto l’ecosistema del mar Mediterraneo lo abbiamo amaramente appreso e noi che abbiamo lo Stagnone popolato dal crostaceo lo possiamo testimoniare. Ma per la “lotta” e il contrasto non era meglio un biologo marino? Un accademico del settore o persino un esperto pescatore? Invece ora abbiamo un prefetto per il granchio.