La Procura distrettuale di Palermo, nell’ambito delle indagini finalizzate all’individuazione della rete di fiancheggiatori che ha sostenuto, nel corso degli anni, la latitanza di Matteo Messina Denaro, ha disposto l’esecuzione di perquisizioni ed ispezione di luoghi in una zona residenziale di Mazara del Vallo, le cui attività sono state delegate congiuntamente ad investigatori della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.
Il provvedimento scaturisce dagli esiti di recenti approfondimenti investigativi svolti da investigatori dello SCO della Polizia di Stato, ed integrati da accertamenti eseguiti dal ROS dell’Arma dei Carabinieri, che, nel quadro della ricostruzione dei movimenti di Messina Denaro, hanno consentito di individuare un’area delimitata di Mazara del Vallo frequentata dall’ex latitante nei mesi precedenti l’arresto; in particolare è stato individuato un complesso residenziale ove si ritiene che Messina Denaro abbia avuto la disponibilità di una unità immobiliare tuttora non individuata. Pertanto, è stato disposto lo svolgimento di attività finalizzate alla completa perquisizione di tutti i garage pertinenti al citato complesso abitativo nonché ad effettuare una ispezione dei luoghi tesa ad accertare la possibile apertura di appartamenti e garage della struttura mediante alcune chiavi tuttora in sequestro, a suo tempo rinvenute nella disponibilità dell’ex latitante e di alcuni favoreggiatori.
È in via Castelvetrano che lo Sco della Polizia di Stato e il Ros dei carabinieri stanno perquisendo palmo a palmo il complesso residenziale. All’attività di oggi si è arrivati analizzando minuziosamente il materiale rinvenuto addosso al boss al momento dell’arresto, oltre ai telefoni anche un mazzo di chiavi, e nel covo di via CB31 a Campobello di Mazara. E incrociando i dati dei tabulati telefonici con alcune immagini di videosorveglianza, è venuto fuori che Messina Denaro, assieme all’amica e complice Lorena Lancieri, andava spesso a Mazara. La macchina della donna – ma anche il suo cellulare – sono stati localizzati in via Castelvetrano a Mazara del Vallo. Poliziotti e carabinieri – coordinati dai sostituti Pierangelo Padova e Bruno Brucoli – sono in questo complesso di palazzine, a cui si accede attraverso un cancello automatico, aperto da una delle chiavi sequestrate all’ex latitante e ad alcuni favoreggiatori. Setacciati appartamenti e garage. Investigatori e inquirenti sono a caccia del covo in cui potrebbe esserci l’archivio di Messina Denaro che, durante uno degli interrogatori, ha detto sprezzante ai pm: “Tanto non lo troverete mai”.