Stop RSU: Marsala, Petrosino e i comuni trapanesi corrono ai ripari mentre Schifani trova la soluzione

redazione

Stop RSU: Marsala, Petrosino e i comuni trapanesi corrono ai ripari mentre Schifani trova la soluzione

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martedì 25 Giugno 2024 - 05:45

A seguito di un provvedimento dell’Autorità giudiziaria, due giorni fa, è stata disposta la chiusura della discarica “Lentini Sicula Trasporti”. In virtù di ciò anche a Marsala e Petrosino che vi conferivano la frazione “secca”, purtroppo verranno adottati provvedimenti consequenziali. Oggi, infatti, nella zona nord del marsalese non verrà effettuata la raccolta del rifiuto indifferenziato delle utenze civili mentre in quella sud il provvedimento riguarderà quelle commerciali. La decisione è stata presa a malincuore dal Settore Servizi Pubblici locali che attraverso Formula Ambiente gestisce il servizio di raccolta differenziata “Porta a Porta”. Si invitano, pertanto, i cittadini residenti nel versante nord della Città a non esporre il rifiuto indifferenziato perché – come evidenziato – non verrà ritirato. Stessa cosa per le utenze commerciali del versante sud. La speranza è che già stasera o domani al massimo il Presidente della Regione intervenga per dare la possibilità ai Comuni che conferivano a Lentini di poterlo fare in altre discariche isolane. Come detto, pure Petrosino determina la momentanea sospensione della raccolta differenziata del secco residuo. La raccolta dei rifiuti residuo secco prevista per oggi non potrà essere effettuata, quindi niente mastelli fuori casa.

Proprio in queste ore si attende che il Presidente Schifani, nominato commissario del settore nell’isola, prenda una decisione nel merito. Sulla sua nomina, prima di addentrarci nel merito, occorre dire che per Legambiente Sicilia e WWF la nomina di Schifani è illeggitima ed hanno preannunciato ricorso alla Corte di Giustizia. Per le due associazioni “… è evidente che si tratta di un pretesto. Sono degli impianti insostenibile da un punto di vista ambientale, tecnologico ed economico e non serviranno a risolvere le attuali criticità. Basterebbe applicare correttamente la normativa regionale e nazionale”.

Tuttavia la vicenda non appare semplicissima. Riepilogando, il centro di differimento RSU di Lentini è stato chiuso dalla magistratura. Si è giunti al quinto giorno di stop dell’indifferenziata. Sabato scorso, l’assessore regionale all’Energia, Alberto Di Mauro, ha ribadito che la nuova ordinanza consentirà il conferimento temporaneo dei rifiuti in alti impianti già autorizzati dell’isola. Queste dichiarazioni e l’attesa del provvedimento di Schifani, hanno lasciato in sospeso grandi centri da un capo all’altro della Sicilia. Centri medio-grandi come Catania e Marsala ma anche piccoli comuni.

Come ha dichiarato l’ANCI Sicilia, soprattutto i comuni a bassa densità abitativa sono riusciti fino ad adesso a sopperire grazie all’alta percentuale di raccolta differenziata. In alcune realtà si è già arrivati ad ordinanze sindacali che vietano ai cittadini il deposito dell’indifferenziato. In altre invece, si prosegue con l’abbancamento dei rifiuti in grandi cassoni, come per esempio in passato si è fatto nella nostra Città. Si tratta di soluzioni molto temporanee che comunque non possono avere una lunga durata. Ma quali sono gli impianti disponibili in Sicilia? Non molto tempo fa, il Piano regionale dei rifiuti ha stabilito che sono 8, due dei quali, quello della Trapani Servizi e quello di Lentini ne rimangono esclusi. Restano Cammarata, Gela, Palermo, Polizi Generosa e Ragusa; mentre il conferimento nella discarica di Siculiana potrebbe avvenire solo con rifiuti già elaborati visto che ha una capienza ridotta.

Nella serata di ieri, dalla Regione è arrivata una nota: “Individuata la soluzione per far ripartire la raccolta dei rifiuti nei circa duecento Comuni della Sicilia coinvolti dallo stop all’impianto Tmb di Lentini, nel siracusano». Renato Schifani ha quindi firmato un’apposita ordinanza nella qualità di commissario straordinario per i rifiuti. Ciò si è registrato per l’approvazione di due pareri da parte del Nucleo di coordinamento della Cts in base ai quali sono esclusi dalla “Via” i progetti presentati da Sicula Trasporti per la modifica degli impianti di biostabilizzazione della frazione umida e di trattamento meccanico di rifiuti urbani non pericolosi. L’integrazione documentale fornita dall’azienda ha infatti permesso alla Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali della Regione di rivalutare positivamente le richieste respinte nel dicembre scorso. Nelle more del completamento di tutti i provvedimenti autorizzativi, nel corso di una riunione presieduta dall’assessore all’Energia Roberto Di Mauro è stato deciso anche che, transitoriamente (venti giorni), i rifiuti continueranno a essere stoccati e trattati in apposite aree nell’impianto di Lentini, sotto lo stretto monitoraggio e controllo degli organi competenti.

All’incontro erano presenti il capo dell’Ufficio legislativo e legale della Regione, Giovanni Bologna; i dirigenti generali dei dipartimenti regionali dell’Ambiente, Patrizia Valenti; dell’Acqua e dei rifiuti, Arturo Vallone; di Arpa Sicilia, Vincenzo Infantino; il capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Salvatore Sammartano, e il dirigente del servizio “Autorizzazioni rifiuti” dell’assessorato, Francesco Arini; oltre ai gestori delle principali discariche della Sicilia (Enna, Gela, Motta Sant’Anastasia e Siculiana). Successivamente al provvedimento di emergenza, i titolari degli impianti disponibili a collaborare avvieranno le procedure per la cosiddetta “omologa”, processo che, in base alle caratteristiche chimiche, fisiche e merceologiche dei rifiuti, consentirà di abbancarli nei propri impianti, limitatamente agli spazi disponibili. Al contempo, verrà definita la procedura che consentirà la prosecuzione delle operazioni di smaltimento dei rifiuti trattati da Sicula Trasporti per l’invio presso altri impianti fuori regione. «In questo modo – conclude il governatore Schifani .- evitiamo rischi per la salute pubblica, dovuti anche alle alte temperature degli ultimi giorni. Un provvedimento straordinario e provvisorio, supportato da pareri sanitari e ambientali, in attesa della conclusione del percorso che porterà alla riapertura dell’impianto di Lentini». I tempi, per l’appunto, però, bisogna capire quali saranno.

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