Il Gal Pesca Trapanese rinnova il CdA, il sindaco di San Vito Lo Capo è il nuovo presidente

redazione

Il Gal Pesca Trapanese rinnova il CdA, il sindaco di San Vito Lo Capo è il nuovo presidente

Condividi su:

mercoledì 08 Maggio 2024 - 10:46

Nel corso dell’annuale assemblea dei membri della Fondazione “Torri e Tonnare del Litorale Trapanese”, tenutasi presso i locali del Lazzaretto, sede della fondazione, si è provveduto al rinnovo del Consiglio di Amministrazione della Fondazione; gli esiti delle votazioni hanno espresso una composizione cosi rappresentata: 4 membri in quota alla componente pubblica, 4 membri in rappresentanza del settore primario, e 2 membri espressione della filiera ittica ed economia locale. Il nuovo asset della Fondazione risulta pertanto così rappresentato: Francesco La Sala, sindaco di San Vito Lo Capo, Fabrizio Fonte, sindaco di Custonaci, Giacomo Anastasi, sindaco di Petrosino, Francesco Stabile, sindaco di Valderice, Giovanni Basciano di Agci Agrital, Salvatore Braschi di Confcooperative Federcopesca, Antonio Giuseppe Mauro di Unci, Natale Amoroso di Federpesca, Salvatore Ajello di Co.Ge.Pa. Mazara del Vallo, Giacomo Pappalardo di Co.Ge.Pa. Trapani.

A margine dei lavori dell’assemblea, insediatosi il nuovo CdA, si è provveduto ad eleggere le cariche del board: la presidenza è stata designata nell’ambito della componente pubblica, tramite l’elezione di Francesco La Sala che raccoglie il testimone lasciatogli da Salvatore Quinci, primo cittadino di Mazara del Vallo e suo predecessore, giunto alla naturale scadenza del proprio mandato, dopo 3 anni trascorsi alla guida della Fondazione, dal 2021 al 2023. A ricoprire il ruolo di vice presidente è stato chiamato Salvatore Ajello in rappresentanza della componente privata.

La Sala è il quarto presidente in ordine temporale dalla costituzione della Fondazione e il terzo sindaco di un Comune sede di portualità peschereccia, dopo Trapani e Mazara del Vallo, a ricoprire il ruolo di presidente della Fondazione; un avvicendarsi di ruoli nell’ambito di una direttiva tracciata da tempo: una sinergia proficua tra il settore pubblico e quello privato per la promozione e la valorizzazione della Risorsa Mare. L’insediamento della nuovo Consiglio di Amministrazione, che durerà in carica per il triennio 24/26, coincide con l’imminente avvio di una nuova ed importante progettualità: si tratta del Piano di Azione Locale del Gal della pesca Trapanese, finanziato dal Dipartimento della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana per complessivi 3,1 milioni di euro, rispetto al quale, nei prossimi giorni, si procederà alla sottoscrizione della convenzione ed al contestuale avvio delle attività; una importante sfida dunque, già colta dal precedente CdA che ha segnato le direttive per la presentazione della candidatura, risultata vincente, cui questo Consiglio di Amministrazione è adesso chiamato a dare attuazione, in risposta alle molteplici e variegate esigenze del comparto della piccola pesca artigianale locale.

Unanime, nel corso dell’assemblea, il riconoscimento manifestato nei confronti del CdA uscente per l’impegno profuso nella gestione delle attività connesse all’attuazione del precedente Piano di Azione Locale, finanziato dalla Regione Siciliana per 2,5 milioni di euro, e in seno ad esso, nei confronti del presidente uscente Salvatore Quinci per essere riuscito a fare sintesi delle varie competenze espresse da ciascuna delle componenti rappresentate nel consiglio di amministrazione, esprimendo una visione comune ed unitaria. Il nuovo presidente, ringraziando per la fiducia accordata, ha accolto l’incarico con entusiasmo e grande senso di responsabilità.

“In continuità con l’azione intrapresa nel tempo da questa Fondazione – ha dichiarato Francesco La Sala – siamo chiamati a mettere in campo tutte le risorse e le competenze necessarie per perseguire l’obiettivo di dare concreta attuazione al Piano di Azione Locale 24/26, quale strumento in grado di dare parziale risposta alle attuali problematiche che affliggono il comparto della piccola pesca locale, ma anche per ridisegnare il ruolo della Fondazione, eleggendola a strumento di governance dei processi di sviluppo della filiera ittica locale; lo faremo ascoltando il territorio, dialogando con gli operatori, facendo emergere idee e realizzando iniziative, certi che l’interazione e la sinergia tra la componente pubblica, quella associativa e quella privata, rappresentati in seno a questo CdA, costituiscano la leva per perseguire gli obiettivi di sviluppo del territorio e del sistema pesca”.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta