La Provincia di Trapani a secco, richieste a medio e lungo termine. I sindaci corrono ai ripari

redazione

La Provincia di Trapani a secco, richieste a medio e lungo termine. I sindaci corrono ai ripari

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venerdì 19 Aprile 2024 - 06:30

Le Segreterie provinciali di CONFSAL, COPAGRI, Feder.Agri, FNA, Confagricoltura e Liberi Agricoltori della Provincia di Trapani nel denunciare lo stato di abbandono totale delle dighe chiedono un urgente incontro con le Autorità competenti prima che gli effetti devastanti della siccità compromettano il futuro di decine di migliaia di aziende agricole. 

Il drammatico appello è stato lanciato con un duro documento sindacale inviato al Presidente della Regione Sicilia On. Renato Schifani e alle autorità competenti. Nel frattempo, il presidente ATI Trapani Francesco Gruppuso, con tecnici e sindaci dei comuni trapanesi hanno partecipato a un’importante riunione tenica per superare la crisi idrica in atto che coinvolge anche la provincia di Trapani. Da quanto emerge, si sta realizzando un piano per interventi efficaci e di celere fattibilità i cui costi dovrebbero essere finanziati dal Governo nazionale. La strategia è di rigenerare pozzi e sorgenti esistenti dismessi, dissalatori mobili, denitrificatori per recuperare e mettere in rete qualche centinaio di lt al secondo in più rispetto all’attuale per evitare di stressare la condotta idrica di sovrambito di Siciliacque, oltre a piccoli interventi per il ripristino delle autobotti comunali. Il Piano degli interventi è stato inviato immediatamente, in coordinamento con il Genio Civile di Trapani, alla struttura regionale presieduta dal presidente Renato Schifani, coordinata dal capo della Protezione civile regionale Salvatore Cocina.

Anche il sindaco di Marsala è intervenuto per sollecitare interventi che erano stati effettuati e prodotti dal territorio lilybetano ma che non avevano mai avuto ‘udienza’ da parte della Regione. Grillo aveva chiesto interventi a brteve, medio e lungo termine che tengano conto dei cambiamenti climatici e della riduzione dei punti di prelievo. La richiesta era quella di utilizzare l’acqua proveniente da tre pozzi di contrada Cozzogrande, precedentemente chiusi per presenza di nitrati, tuttora non a norma.

L’Amministrazione chiede, ma evidentemente qui entriamo nel lungo termine, nuovi tre impianti di denitrificazione. Inoltre, anche qui a media e lunga scadenza, l’Amministrazione ha evidenziato l’opportunità di essere autorizzata a ricercare ulteriori falde acquifere, al fine di realizzare altri sei pozzi nel territorio. In generale diversi sindaci della provincia di Trapani hanno dovuto emanare ordinanze con l’obiettivo di ridurre i consumi. Lo ha fatto anche Campobello di Mazara che ha diffuso alcune buone pratiche per non sprecare l’acqua. 

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