Caso Iuventa, Venuti e Villabuona (Pd) esprimono soddisfazione per il proscioglimento dell’equipaggio

redazione

Caso Iuventa, Venuti e Villabuona (Pd) esprimono soddisfazione per il proscioglimento dell’equipaggio

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venerdì 19 Aprile 2024 - 14:51

Si è chiuso, dopo 7 anni, con la sentenza di non luogo a procedere per i 10 imputati accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il procedimento penale nei confronti dei componenti dell’equipaggio delle ong Jugend Rettet, Save The Children e Medici Senza Frontiere. Le organizzazioni umanitarie erano accusate dai pm di Trapani di aver stretto accordi con i trafficanti di uomini e di non aver prestato in realtà soccorso ai profughi ma di aver fatto loro da “taxi”, trasbordandoli dalle navi libiche alle quali poi avrebbero permesso di tornare indietro indisturbate.

Il gup che ha emesso la sentenza con la formula perché il fatto non sussiste è Samule Corso. Il non luogo a procedere era stato chiesto dalla stessa Procura di Trapani dopo una inchiesta costata circa 3 milioni di euro. Nel procedimento era costituito parte civile il ministero dell’Interno che si è rimesso alla decisione del gup. I pm avevano anche disposto il sequestro dell’imbarcazione Iuventa della ong Jugend Rettet, una delle tre organizzazioni umanitarie coinvolte. La nave nel frattempo ha subito danni enormi ed è inutilizzabile.

La pronuncia del Tribunale di Trapani sul caso Juventa restituisce dignità a tutte e tutti coloro che salvano vite in mare e che troppo spesso, per motivi politici, sono stati criminalizzati”. A dichiararlo il Segretario provinciale del PD Domenico Venuti e la Presidente dell’Assemblea provinciale Valentina Villabuona. “Rimane il rammarico per la lunga indagine e per una nave ferma da 8 anni che avrebbe potuto salvare tante vite, in un momento in cui, in assenza di missioni di soccorso e con le restrizioni introdotte dal Governo nazionale, aumentano i morti nel Mediterraneo. Esprimiamo soddisfazione per il proscioglimento degli indagati da parte del Tribunale di Trapani – concludono Venuti e Villabuona -, rimarcando con convinzione che l’unica legge da applicare in caso di naufragi è la legge del mare, che impone il soccorso e l’approdo in un porto sicuro e ringraziamo tutte le Ong che resistono, nonostante il difficile momento storico e che sono impegnate quotidianamente nelle operazioni di soccorso”.

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