“La giunta regionale ha formalizzato la richiesta di stato di emergenza nazionale per la siccità per garantire acqua potabile ai cittadini e attenuare le sofferenze degli operatori del comparto agricolo. La situazione è estremamente delicata e ne siamo consapevoli, ma siamo altrettanto determinati ad affrontarla come dimostra il lavoro incessante del presidente Schifani”. Lo ha detto giorni fa l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, dopo la decisione presa dal Governatore Renato Schifani che, per il vero, lo aveva già annunciato più volte. Ciò ha fatto scatenare diverse polemiche sia dal mondo politico che dal comparto agricolo che rimproverano la Regione siciliana per non aver fatto nulla per la difesa dell’agricoltura e delle dighe, come la Trinità di Castelvetrano, che attualmente ha una ridotta capienza irrigua rispetto a quella che potrebbe contenere.
“I Guardiani del Territorio” hanno fatto sapere che il Parlamento regionale non ha votato la mozione sul fronte, decidendo di rinviare la votazione a martedì prossimo 9 aprile, con l’intento di unificare l’insieme delle mozioni in un unico testo. Ma per l’associazione a difesa degli agricoltori non sembra esserci molta convinzione all’Ars nel risolvere le tante problematiche del settore. A ciò si aggiunge il comunicato congiunto di sei sindaci trapanesi a causa della grave situazione idrica della Diga Trinità, per sollecitare la Regione siciliana a intraprendere tutte le azioni necessarie al fine di garantire la stagione irrigua e salvare l’agricoltura del territorio.
Ma il problema acqua non è solo quello dell’agricoltura. A Trapani si cerca di correre ai ripari per ovviare ai tanti, tantissimi problemi che provocano interruzioni all’approvvigionamento idrico, iniziati con i disservizi, i guasti e anche i furti ai pozzi di Bresciana e proseguita con una condotta vetusta da sostituire, dapprima intervenendo con un bypass. A Petrosino l’acqua ha presentato delle contaminazioni parzialmente superate secondo le ultime analisi dell’Asp, ma permane il divieto per uso domestico. A Marsala invece, il sindaco Massimo Grillo ha emanato un’ordinanza per razionalizzare la preziosa risorsa, cercando di usare l’acqua della condotta comunale solo per l’uso strettamente domestico e non per scopi secondari come il lavaggio, ad esempio, delle vetture. Ed ecco che nelle fontanelle già questa domenica non è possibile neppure riempire i bidoni per l’acqua che serve in cucina perchè in alcune zone l’erogazione è chiusa. Quindi i cittadini devono dotarsi di bottiglie comprate al supermercato – laddove in casa non hanno acqua potabile – che essendo di plastica, non rispetta quel piano ‘plastic free‘ a cui gli enti locali, nazionali e sovranazionali puntano.