Democrazia partecipata, dopo anni di somme restituite a Marsala pronto un avviso

redazione

Democrazia partecipata, dopo anni di somme restituite a Marsala pronto un avviso

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martedì 12 Marzo 2024 - 06:30

“Spendiamoli Insieme”, grazie al supporto di Fondazione CON IL SUDCivic Europe e Open Society Foundation, dal 2021 monitora e informa l’opinione pubblica siciliana sui dati di applicazione della legge regionale 5/2014 che istituisce e regola i processi di democrazia partecipata in Sicilia. Lo fa con un’azione di monitoraggio civico, per permettere ai cittadini siciliani di sapere se e come il proprio Comune attiva i processi partecipativi previsti dalla legge. La situazione in Sicilia non è completamente negativa, molti comuni hanno speso le somme per diversi progetti di una certa valenza.

Sul fronte della democrazia partecipata però la Provincia di Trapani va bacchettata. Se le somme assegnate alla democrazia partecipata, che coinvolge i gusti dei cittadini, non vengono spese, dovranno essere restituite. Marsala fino al 2020 addirittura aveva restituito più di 24mila euro, mentre dal 2022 al 2024 non ci sono dati pervenuti. Eppure il Consiglio comunale aveva approvato il Regolamento sul Bilancio Partecipativo. Anche Petrosino al 2020 aveva ottenuto e poi restituito 7.882 euro ma ad oggi non ci sono ulteriori comunicazioni. La situazione non migliora a Mazara, Campobello, Castelvetrano, mentre il capoluogo di Provincia è più virtuosa con 15.482,78 euro spesi per il progetto ‘Trapani è Cultura’ secondo quanto deciso dai cittadini tramite un sondaggio.La vicina Erice nel 2021 ha speso di più di quanto a disposizione (15mila contro poco più di 5mila)per la manutenzione del Giardino Balio. Alcamo è il comune della Provincia più virtuoso in tal senso e anche Favignana è riuscita ad attivare il progetto “Inverni isolani, arte – lingua – teatro” risultato quello più votato dai cittadini tramite un sondaggio. Abbiamo interpellato a tal proposito l’assessore al Bilancio e Finanze del Comune di Marsala.

“Si tratta di trasferimenti regionali – ci ha detto Salvatore Agate – che sono pari al 2% del totale. Si tratta di una somma per il 2024 di circa 20mila euro. In pratica per spenderla e non rischiare che non venga utilizzata, dobbiamo rifarci al Regolamento partecipato del Consiglio comunale. Occorre approntare un vero e proprio avviso che stiamo per fare in questi giorni, dove segnaliamo la necessità a cittadini, associazioni, categorie sociali, ecc. – di partecipare con segnalazioni alla realizzazione di progetti per la Città che verranno valutati poi, come da Regolamento, e in caso di decisione affermativa, trasformato in progetto esecutivo entro il 2024, scadenza improrogabile entro la quale spendere questo denaro che ci è stato trasferito dalla Regione”. Altrimenti, s’intende, le somme verranno restituite come negli anni precedenti. Riuscirà quest’anno il Comune di Marsala a non farsi scappare questa occasione? 

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