LiberEgadi: “Contraddizioni tra Forgione e il suo vice, chiediamo dimissioni”

redazione

LiberEgadi: “Contraddizioni tra Forgione e il suo vice, chiediamo dimissioni”

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giovedì 01 Febbraio 2024 - 16:07

La seduta consiliare di ieri ha portato a diverse polemiche in casa egadina. A parlare, tramite una nota ufficiale, è il gruppo LiberEgadi: “La sindacatura di Forgione è arrivata al capolinea. Il Consiglio comunale è spaccato. Non ci sono più i numeri per governare, tanto che la linea politica vincente è stata quella di Forza Italia, grazie anche all’appoggio del vice sindaco Galuppo. È passata la variante urbanistica per l’ennesimo ampliamento di struttura alberghiera a Favignana ed è stato votato un vergognoso rinvio di discussione delle altre due varianti urbanistiche, nel silenzio assordante dell’amministrazione che non ha risposto a nessuna delle domande avanzate dai consiglieri di LiberEgadi sulla programmazione pianificatoria a tutela delle isole e sulle strategia di controllo e soluzione di problemi insostenibili come l’emergenza idrica e l’emergenza rifiuti determinate dal sovraffolamento turistico”.

Il gruppo LiberEgadi ha più volte in aula denunciato la gravi contraddizioni fra il sindaco e il suo vice, l’inadeguatezza degli assessori nominati e l’assenza di azioni e scelte concrete sul territorio, ma, come dicono gli esponenti “… Forgione sembra ormai disposto a sopportare qualsiasi umiliazione pur di mantenere la poltrona. Sbugiardato sul Piano Regolatore e Pudm che dopo quasi 4 anni dal suo insediamento potevano già essere approvati e invece sono decaduto il primo e lontano dall’approvazione il secondo, il sindaco non replica ma tace. Preoccupati dalla grave situazione di ingovernabilità e dalle contraddizioni dell’amministrazione Forgione, che professa idee progressiste ma è invece fortemente conservatrice, non avendo compiuto, in quasi quattro anni, nessuna delle azioni del programma elettorale, chiediamo in Consiglio comunale le dimissioni di sindaco e vice sindaco, palesemente incapaci di amministrare un territorio così fragile e prezioso. Speriamo che colgano l’invito, viceversa, non passerà molto, affinchè si torni a nuove elezioni“.

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