Riapre l’interno del tempio di Segesta

redazione

Riapre l’interno del tempio di Segesta

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venerdì 07 Luglio 2023 - 16:49

Riapre al pubblico, dopo quasi vent’anni, il cuore del tempio dorico di Segesta. Da oggi i visitatori potranno accedere all’interno del maestoso edificio sacro, che finora era stato possibile ammirare solo dall’esterno per motivi di sicurezza, durante tutta la giornata e anche durante alcune aperture serali.

«Il governo Schifani – sottolinea l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – aggiunge un altro tassello alla migliore fruizione di questo straordinario sito archeologico. Le recenti scoperte nell’area della cosiddetta Casa del Navarca, nell’acropoli sud dell’insediamento, ossia l’antica strada lastricata che tagliava Segesta e l’altare decorato di età ellenistica, e la grande attenzione che hanno suscitato confermano che bisogna investire negli scavi archeologici e nell’arricchimento dell’offerta culturale accessibile al pubblico».

All’interno del tempio si troverà anche una delle installazioni di Elyma di Gandolfo Gabriele David.

Il progetto ELYMA è un invito a riflettere e dialogare con l’ambiente circostante, perdersi e ritrovarsi in una natura potente e presente, riconnettersi, cercare spunti per narrazioni diverse, stringere cerchi lontani e ritrovare simboli comuni da condividere, immergendosi nel cuore più ancestrale della città stratificata dell’antica Segesta. Qui le installazioni vegetali e sculture sonore dell’artista Gandolfo Gabriele David, tracceranno un percorso che condurrà al cuore del Tempio dorico, visitabile dopo un ventennio anche dall’interno della cella, atto antico e amore contemporaneo in dialogo con il Parco Archeologico di Segesta. ELYMA sarà visitabile fino al 19 maggio 2024.

La mostra, curata dallo storico dell’arte Lori Adragna e dal direttore del Parco archeologico di Segesta, Luigi Biondo, organizzata da MondoMostre per il Parco archeologico, si snoda in un percorso punteggiato dalle opere e arricchito da una sezione curata dalle archeologhe Maria Cecilia Parra e Chiara Michelini, impegnate da anni nelle indagini archeologiche dei siti siciliani di Segesta e di Entella.

La mostra è stata inaugurata ieri sera alla presenza, tra gli altri, del dirigente generale del dipartimento Beni culturali e dell’identità siciliana, Mario La Rocca, e del direttore del Parco, Biondo. Sarà visitabile fino al 19 maggio 2024.

“Tutto lo slancio speculativo del pensiero umano, da Aristotele ad Hegel, è stato orientato verso lo studio del rapporto dell’uomo con la natura. Anche gli Elimi, il misterioso popolo che ha abitato il lembo più ad Occidente della Sicilia prima dell’arrivo dei Greci, non era sfuggito a queste regole di vita – spiega il direttore del Parco archeologico e co-curatore, Luigi Biondo – Abbiamo pensato di leggere la loro storia rendendo contemporaneo un brano della loro epopea ancora poco conosciuta. Ecco il pensiero fondante di Elyma, un progetto che esprime profonda simbiosi con la storia e natura di Segesta e con tutti i siti culturali collegati. Le installazioni di Gandolfo Gabriele David leggono l’apice del ciclo vegetativo di cessazione, la semina del frumento, richiamando il segreto dell’eterno ritorno e propongono, con la poesia dell’arte, la sovrapposizione di rinascita e morte nelle geometrie dell’universo”. 

Prevista anche un’apertura serale del tempio: oggi, domani e domenica 9 luglio, poi 14, 15 e 16 luglio, 1, 2 e 3 settembre, dalle 20 alle 24. Il tempio, inoltre, resterà aperto durante le serate dal 21 al 23 luglio e dal 28 luglio al 27 agosto, in base alla programmazione rispettivamente del KFestival – festival di letteratura e del Segesta Teatro Festival. 

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